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Coronavirus, 651 morti e 3.957 contagi in più in un giorno. Il bollettino della Protezione civile

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 22 mar – Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli dà lettura del bollettino sull’epidemia di coronavirus, che registra un nuovo incremento dei morti che aumentano di 651 vittime in un giorno.

I dati del bollettino di oggi

I nuovi guariti da coronavirus sono 952, per arrivare ad un totale di guariti di 7.024.  Il numero delle persone positive al coronavirus aumenta ancora, per giungere ad un totale di 46.638 (3.957 in un giorno, +9,3 % su ieri) dall’inizio dell’emergenza. Sono 7.024 guariti (+952 rispetto a ieri), 19.846 ricoverati, di cui 3.009 in terapia intensiva, 23.783 in isolamento domiciliare. Insomma, Nel giorno in cui si scoprono 12 contagiati nella stessa protezione civile (Borrelli è risultato negativo) arriva un dato in controtendenza: rispetto a ieri, si registra un lieve calo di contagi e di vittime.

Il divieto di spostarsi dal Comune dove ci si trova

Da oggi è “fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Lo stabilisce l‘ordinanza del Viminale e del ministero della Salute che rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri. La decisione è stata presa su richiesta delle Regioni del Mezzogiorno per evitare fughe dal Nord al Sud.

Viaggiatori diretti al Sud respinti alla stazione Centrale di Milano

Alla stazione Centrale di Milano in molti sono stati respinti, alla partenza dei treni diretti a Salerno e Napoli perché non hanno superato i controlli diventati più stringenti dopo le recenti direttive che limitano gli spostamenti. I passeggeri sono stati sottoposti a rigorose e approfondite verifiche dell’autocertificazione e dei documenti e anche a quelli della temperatura corporea.

Basilicata blindata: stop in entrata e uscita

Da oggi al 3 aprile è in vigore il “divieto di spostamento delle persone in entrata e in uscita dalla Basilicata“, ad eccezione dei “servizi pubblici essenziali” e per “gravi motivi di salute”. Lo stabilisce un’ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, con “ulteriori misure restrittive” per contenere l’epidemia di coronavirus. L’ordinanza, inoltre, vieta “a chiunque di allontanarsi dal proprio domicilio, abitazione o residenza salvo comprovate esigenze lavorative dirette a garantire servizi pubblici essenziali, compreso transito e trasporto di merci”; e “situazioni di necessità, comprese esigenze primarie delle persone e degli animali di affezione”; e “spostamenti per gravi motivi di salute”.

Santelli: “Calabria chiusa fino al 3 aprile”

“Ho appena firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale. Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute. Ai trasgressori si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni”. Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Sono 86 mila i denunciati dall’11 marzo

Dall’11 marzo, giorno dell’entrata in vigore della stretta sugli spostamenti, sono state 86 mila le persone denunciate su 1 milione e 800 mila controllate. Gli esercizi commerciali monitorati sono 910 mila: 2.119 i titolari denunciati. Ieri, indicano i dati del Viminale, le denunce hanno toccato il picco massimo di 11mila, così come anche i controlli (208mila).

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Sergio Pacillo 22 Marzo 2020 - 7:54

Ed i virus trasportati dal vento insieme alla polvere come li isolate ?
https://www.nature.com/articles/s41396-017-0042-4 .

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