Roma, 13 mag – Quotidiano bollettino della Protezione Civile sul coronavirus in Italia. Oggi sono stati confermati 195 morti, più di ieri quando ne erano stati registrati 172. In totale in Italia le vittime sono 31.106 da inizio epidemia. Positivo invece il dato sui guariti, che hanno raggiunto quota 112.541: nelle ultime 24 ore c’è stato un incremento di 3.502 unità, decisamente più consistente rispetto a ieri quando erano stati registrati 2.452 persone guariti. I nuovi contagiati di coronavirus rilevati oggi sono 888, molti meno di ieri quando ne erano stati conteggiati 1.402. Il calo dei malati, ovvero delle persone attualmente positive, è di 2.809 unità. Ieri era stato di 1.222.
Buone notizie dagli ospedali. Ancora in calo i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Ad oggi in Italia le persone in terapia intensiva sono 893, 59 in meno rispetto a ieri. Ricoverati con sintomi sono invece 12.172 pazienti. Anche in questo caso netto calo: 693 meno di ieri. Mentre le persone in isolamento domiciliare dopo aver contratto il coronavirus sono 65.392, con un calo di 2057 unità rispetto a ieri. Inoltre per la prima volta dall’inizio dell’epidemia il numero dei dimessi e dei guariti ha supera il 50% dei casi totali: 112.541 su 222.104.
Lombardia sempre la più colpita
Come al solito i dati vanno analizzati considerando il rapporto tra tamponi effettuati e casi individuati. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 61.973 tamponi, un po’ meno di ieri quando ne erano stati fatti 67.003. Si tratta comunque di un rapporto di 1 malato ogni 63 tamponi effettuati, con una media dell’1,6% in linea con gli ultimi giorni.
Da notare che anche oggi la gran parte dei tamponi positivi rilevati sono in Lombardia. Degli 888 in totale, 394 sono stati rilevati nella regione italiana maggiormente colpita dal coronavirus. Seguono, tra le regione più colpite, il Piemonte con 169 casi, la Liguria con 67, l’Emilia Romagna con 50, il Lazio con 38, il Veneto con 31 e la Toscana con 27.
Alessandro Della Guglia
3 comments
E’ proprio necessaria l’immagine di quel tipo con la museruola? Certamente è il simbolo di questa follia; ma è anche il simbolo, per chi è in grado di sentirla, di un’umiliazione che ci hanno imposto, e che non ha riscontro negli ultimi 2000 anni. E francamente non se ne può più.
se vi cimentate anche voi nello sport nazionale della censura, allora vuol dire che è tutto finito.
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