Roma, 31 mar – L’Emilia-Romagna è una delle regioni italiane più colpite dal coronavirus, ma fa registrare un’incredibile quanto felice anomalia: la provincia di Ferrara. Un’area che sembra resistere al contagio, senza che nessuno al momento sappia dire esattamente perché. Qual è insomma la differenza tra questo territorio e gli altri limitrofi non è ben chiaro, eppure se il virus procede più o meno ovunque a ritmi serrati, a Ferrara sembra aver trovato una barriera invisibile. In questa provincia la diffusione e il numero di casi sono decisamente minimi: alle 19 di ieri i tamponi risultati positivi erano infatti 300, ma quasi tutti nella zona vicina alla provincia di Bologna. La restante parte della provincia non si è rilevata del tutto immune al contagio, ma poco ci manca.
Ragioni sconosciute
“Magari quando sarà tutto finito – ha dichiarato in diretta Facebook il commissario per l’emergenza in Emilia-Romagna, Sergio Venturi – ci chiederemo perché i contagi non sono mai cresciuti a Ferrara. Evidentemente qualche ragione ci sarà, o che fosse zona malarica o perché c’è la talassemia, però bisognerà chiederselo perché evidentemente c’è una resistenza naturale di quella provincia a questa infezione che dovremo studiare perché ci potrebbe essere utile anche per altri cittadini”. Secondo Venturi “è assolutamente inimmaginabile il motivo per il quale ci sono, ad esempio, 75 servizi in ambulanza a Parma e ce ne sono 12 a Ferrara: bisognerà capirlo perché questa malattia ha dei confini quasi fisici”.
Un caso da studiare
Difatti “se si andasse a vedere anche la composizione dei contagi nella provincia di Ferrara, c’è una presenza su Ferrara prevalente ma poi tutto il testo si attesta prevalentemente sul confini con la provincia di Bologna, una grande parte della provincia è preservata e di questo sono molto contento per chi vive lì”. Il caso di Ferrara sembra poi evidenziare i diversi fattori che influiscono sull’impatto più o meno ampio di questo virus, che non pare attecchire ovunque con la stessa facilità. Il problema a questo punto è capire quali sono realmente questi fattori che determinano le differenze, anche per poter contrastare il Covid con maggiore efficacia in futuro. Qualora appunto, malauguratamente, dovesse riaffacciarsi.
Alessandro Della Guglia
1 commento
Non vi dice niente che il patrono di Ferrara è san Giorgio, protettore dei lebbrosi e degli appestati ?