Tutto ciò avviene in una regione che – dati Istat – ha il 16% di disoccupazione e il 56,4% di disoccupazione giovanile (valori fra i più alti in Italia) e vede emigrare ogni anno migliaia di sardi all’estero in cerca di un lavoro che il presidente Pigliaru confessa di non saper trovare loro nell’isola, ammettendo una vergognosa incapacità che gli viene retribuita 13mila euro al mese.
In realtà si tratta dell’ultimo caso eclatante di quella che a tutti gli effetti è una discriminazione razziale che penalizza i sardi. Da quando i flussi migratori sono aumentati, abbiamo visto con i nostri occhi la conversione di hotel e agriturismi in centri d’accoglienza per garantire vitto e alloggio ai nuovi arrivati mentre i sardi senza tetto hanno dovuto occupare edifici diroccati per trovare riparo, corsi professionali gratuiti dedicati agli immigrati contro le centinaia di euro richiesti agli autoctoni per partecipare agli stessi, circolari che invitavano gli ospedali a “voler provvedere a bloccare i ricoveri programmati e a dimettere i pazienti dimissibili … in previsione dello sbarco di migranti“, per non parlare della più banale ma altrettanto discriminante tolleranza di bancarelle e posteggiatori abusivi stranieri che da anni presidiano piazze e strade delle città più grandi dove però un tavolino di un bar non autorizzato viene perentoriamente multato. Tutte cose che, sommate, rendono più nitida una disparità di trattamento senza precedenti spacciata per “accoglienza”.
Quella dell’integrazione in Sardegna è una situazione esplosiva che, come dimostrano gli attentati ai centri d’accoglienza del 2016, non si attenuerà fino a quando non verranno invertite le priorità della Regione governata dal Pd.
Vittorio Susinno
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.
Quando chi governa e’ estero impossibile che si pensi anche agli Italiani , in questo caso ai Sardi