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Ecco il trattato che ci uccide: cosa dice davvero il testo dell’accordo Triton

by La Redazione
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Roma, 25 lug – Si devono sempre “cercare le carte”, perché, benché la Bonino avesse chiarito che il motivo per cui i migranti venivano sbarcati tutti in Italia era che questo era previsto dal “Trattato” di Triton, il linguaggio della politica è sempre finalizzato agli interessi propri o di bottega; altrettanto quelli delle repliche, per cui il “dico tutto all’opinione pubblica” ricorda sempre un qualche ricatto stile Sindona dal carcere americano per il crack della Franklin Banca. Voleva pure tornare in Italia dove aveva fatto fallire la Banca Privata Finanziaria. Lo accontentarono e risolsero il suo “dico tutto” con un caffè alla Pisciotta, corretto col veleno.

Sul PRIMATO NAZIONALE abbiamo seguito l’evolversi della vicenda migranti monitorando per una settimana le navi ONG davanti alla Libia. Ora del “trattato” di cui parlava la Bonino che è del 22/10/2014 abbiamo una versione censurata redatta il 29/01/2016 dalla quale ricaviamo la conferma che  i “naufraghi” raccolti da “chiunque e dovunque” vanno sbarcati in Italia, contravvenendo allo stesso Trattato di Dublino che prevede la richiesta di asilo si debba fare nello Stato U.E. che si raggiunge, e che nella fattispecie sarebbe quello di bandiera della nave che raccoglie i naufraghi.

E all’Italia spetta la “direzione lavori” nella figura del Ministero dell’Interno, all’epoca di Angelino Alfano e ora di Marco Minniti, che ha ammesso la responsabilità del Governo Renzi appena pochi giorni fa, il 20 luglio, rispondendo a una interrogazione parlamentare.

Ora grazie alla data del trattato Frontex-Triton possiamo fare la storia politica del perché siamo andati a firmare un trattato capestro che mette l’Italia alla mercé dei migranti, delle organizzazioni criminali, delle ONG, e infine della Ue. E chiariamo che i migranti per l’80/90% non sono affatto “brave persone che scappano dalla guerra”: anziché fare domanda di visto alle ambasciate e consolati per entrare in Europa legalmente da Africa e Medio Oriente si affidano a una rete criminale che li concentra sulla costa libica dove li naufragano, e vengono “salvati” dalla muta delle navi ONG e militari, italiane ed europee, e traghettati in Italia.

Questa la situazione di oggi: mentre scriviamo, il 23/07/2017 alle ore 10:30, davanti alla costa libica con le navi ONG che, sbarcate migliaia di persone nei giorni scorsi, sono tornate a far carico, con la marina libica che le caccia perché le più audaci entrano nelle acque territoriali libiche per assicurarsi per prime il carico.

Il trattato Fronterx-Triton prende le mosse dalla famosa vittoria di Renzi-PD alle elezioni europee del maggio 2014 (Cambieremo l’Europa, 40% dei voti), dalla conseguente messa alla porta del governo Letta (e Bonino che ne era Min. Degli Esteri) e dal semestre italiano alla guida della U.E. (1 luglio/31 dicembre 2014) da cui, il 22 ottobre 2014, il trattato Frontex-Triton che trovate nella versione censurata a questo link (vedi ANEXXES-OPLAN-TRITON-2014). Le parti censurate (righe o interi paragrafi) lo sono con motivazioni risibili, è ovvio che è nostro diritto sapere cosa c’è scritto, ed è chiaro che come al solito si sono andati a firmare trattati internazionali di capitale importanza senza preventivo dibattito parlamentare e tenendo all’oscuro l’opinione pubblica, così come è chiaro che se sottoposto a referendum popolare tutto sarebbe stato respinto con l’80% dei voti. Ancora una volta si è agito nel più totale disprezzo dell’opinione pubblica: perché?

Quest’anno sono stati messi a bilancio in finanziaria 4.700 milioni di euro per l’assistenza ai migranti (i famosi 35 € al giorno) che vanno ad alimentare una rete di migliaia di Onlus (il CARA di Mineo, in quota centrista-moderata, vi incide per solo 100 milioni di €/anno). E come diceva Buzzi: “Tu hai idea di quanto guadagno con gli immigrati? Il traffico di droga rende di meno”. Attraverso questa rete di Onlus, ognuna di robusto riferimento politico e religioso, si gestisce questa montagna di quattrini che oltre ai profitti per chi le dirige generano ogni sorta di clientelismo politico e malaffare economico: dal precario sottopagato agli incarichi a chiamata per i professionisti agli appalti “fra privati” e quindi senza controllo, e così via.

Questo sistema è sostenuto oltre che da governi, sindacati, enti religiosi, sindaci, anche da una legione di giornalisti e opinionisti buonisti, i più abili dei quali sono premiati con contratti da 7.671 euro “al giorno” compresi i festivi, e con gli altri per i quali compensi da 100/200.000 e l’anno sono la regola, a scendere fino a quello che per imbarcarsi nel sistema cerca di distinguersi e partecipa alla retorica buonista per i 30/40 € ad articolo che riesce a farsi pubblicare. Qualcuno ricorda i fatti di Casale San Nicola a Roma a Roma del Luglio 2015 (il “Trattato Segreto” era stato firmato da dieci mesi, il business si era avviato)? Gli abitanti del quartiere avevano organizzato un presidio da tre mesi per difendere la scuola elementare che era stata destinata ad accogliere i migranti. E quindi cambio di destinazione d’uso da parte del Comune di Roma (era sindaco Ignazio Marino, il marziano buono, giusto ed ecologista) e affidata a una Onlus che in attesa dei migranti ci aveva messo a guardia quattro zingari.

Ma a Luglio è ora di staccare le fatture e il ministro dell’Interno (destinatario delle fatture, ed è quello che gestisce il Trattato), manda le truppe: un sacco di botte a tutti e il business può cominciare. E per nove di CasaPound che avevano sostenuto gli abitanti del quartiere facendo ritardare di tre mesi il business, un paio di settimane fa un solerte PM, dopo due anni di “indagini” ha chiesto 60 anni di galera (sei anni e mezzo ognuno, in media). Hanno difeso una scuola elementare dal business dei migranti, avviato dal Governo con un “Trattato Segreto”. Ma quante comunità che si sono ribellate agli effetti di un Trattato di cui nemmeno sapevano dell’esistenza poi sono state aggredite dai media e tacciate di Fascismo e razzismo?

Luigi Di Stefano

P.S. – Con l’avvento del governo Renzi la Bonino non è stata riconfermata al ruolo di Ministro degli Esteri che è andato a Gentiloni, per cui giustamente alla fine si è vendicata sputtanando sul Trattato. Il Ministero del Interni è andato a Alfano che è diventato il “gestore” del Trattato, ma che con il nuovo governo Gentiloni, pur con la carica di Ministro degli Esteri, con i risultati delle amministrative ha pensato bene, fiutata l’aria, di iniziare il riavvicinamento a Forza Italia che aveva abbandonato nel 2013 per andare ad allearsi col PD e sostenere il governo Letta… Questo è la presente legislatura. Minniti (a cui va la mia stima perché almeno ci ha provato) è stato passato a Grande Capo Nazionale dei Vigili Urbani, e annuncia implacabile severità su divieti di sosta e chiacchiere col cellulare (le signore sono avvisate): più multe per tutti. Che bisogna finanziare le Onlus e le ONG.

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3 comments

Ecco il trattato che ci uccide: cosa dice davvero il testo dell’accordo Triton 25 Luglio 2017 - 9:32

[…] Luigi Di Stefano – Il Primato Nazionale […]

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giano 25 Luglio 2017 - 3:18

Ma basta con l italiota che si ricava una nicchia del potere che in Europa imperversa con Francia capital nazionalista na scapito di chi come l italia faceva affari con Gheddafi e nazioni del mediterraneo….a Francia non andava e GUERRA ad avvenire a scapito degli interessi Italiani nel corno africano…insieme all Inghilterra neo colonialista..venditrici di armi…in Europa c’è la Germania che si erge a c amo dell’ Europa monetaria finanziaria.L’Italia in tutto questo stà perdendo dal tappo e dalla spina …ma cosa ci fa in Europa insieme a questi LADRONI?????????????Forse sarebbe meglio unirsi all’Africa????????? e guidarli contro queste nefandezze che hanno e che stanno continuando a perpetrarne ancora???

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giano 26 Luglio 2017 - 10:53

Evviva Macron finalmente si è dimostrato quello che è un NAZIONFASCISTA come il fu de GOULLE dove non hanno avuto timore di far di tutto e di più con i loro traffici e sotterfugi per sedersi a tavola con i vincitori della seconda guerra mondiale ..(.pur perdendola.)…e facendo traffici con paesi a dir poco raccomandabili e sfilando l’italia da alcune posizioni consolidate nell’area del mediterraneo e non solo.Vedi(..Libia,India,Algeria….) non ultimo episodio cantieri STX/fincantieri ,mentre i Francesi in Italia fanno quello che vogliono…sarebbe il momento di porre un limite per non diventare la loro colonia o bottega di acquisto..BASTA a questo scempio sarebbe ora di fargliela pagare a caro prezzo ciò che fanno bisogna rendere pan per focaccia ..e non rispondere con le brioche SVEGLIA ITALIA FORZAAAaaaaaaaaa

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