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Pakistano filma un suicidio senza prestare soccorso e lo diffonde su Whatsapp: fermato

by Cristina Gauri
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siene torre del mangia

Siena, 28 nov – Si è costituito l’uomo che venerdì scorso aveva filmato e diffuso in rete il corpo martoriato di una donna suicida che si era lanciata dalla Torre del Manga a Siena. E’ un pakistano di 23 anni, che al momento del tragico gesto si trovava in piazza del Campo e oggi si è presentato spontaneamente presso la Procura della Repubblica assistito dai difensori. Dovrà rispondere del reato di omissione di soccorso. 

Scena raccapricciante

La suicida è una donna di 35 anni, madre di due bambini che si è gettata dalla torre davanti a centinaia di senesi e turisti. Una scena raccapricciante, avvenuta a a pochi metri dagli uffici dell’amministrazione comunale. Sul posto sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine e il personale sanitario del 118 che ha constatato il decesso. La donna, stando a quanto rivelato dal Corriere di Siena, avrebbe lasciato un biglietto nel quale avrebbe spiegato le cause del gesto.

Particolari macabri

Subito dopo il suicidio uno sconosciuto si era avvicinato al corpo senza vita della donna, filmando la scena, soffermandosi per alcuni interminabili istanti su particolari macabri. Una volta realizzato l’uomo lo ha condiviso su Whatsapp. Le immagini diffuse sono purtroppo diventate virali. I carabinieri di Siena, grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nella piazza, erano riusciti a ricostruire i movimenti dell’uomo. Questa mattina, accompagnato dai legali, il pakistano si è presentato spontaneamente e come richiesto dalla difesa, è stato sottoposto ad interrogatorio dal Sostituto titolare del procedimento, con l’assistenza degli Ufficiali dei Carabinieri che seguono le indagini e con la presenza dei difensori. Lo straniero ha mostrato “piena consapevolezza della gravità dell’episodio e profondo dispiacere per la condotta tenuta”.

Cristina Gauri

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5 comments

Fulvio Magni 28 Novembre 2019 - 6:04

E quale sarebbe il reato contestato? La donna era già bella che spiaccicata sui sampietrini.
Fatemi capire, Marco Cappato può restare a guardare impassibile mentre i disabili si ammazzano in Svizzera e un Pakistano non può fare altrettanto in Italia?

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Michele A. 29 Novembre 2019 - 8:35

Con tutti i gravi problemi di sicurezza che abbiamo, quella delle forze dell’ordine e della magistratura mi sembra soltanto una pura perdita di tempo. Sic!

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blackwater 29 Novembre 2019 - 8:36

reati ? più di uno,dal vilpendio di cadavere alla omissione di soccorso se questo tuo “collega” (visto che definire “già bella che spiaccicata” una disperata che si è tolta la vota, ti pone nella stessa condizione morale del primo) non ha immediatamente chiamato il 118,limitandosi a filmare.

comunque se ve ne andate entrambi a Islamabad,a me personalmente non mancherete per nulla,ma solo a me ben inteso.

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Piero 29 Novembre 2019 - 11:54

Come al solito finirà tutto in vacca (non si condannano gli assassini, come si potrebbe punire un’azione come questa).
Resta comunque fermo che questo pakistano vince il prestigioso premio “Uomo di Merda” per l’anno 2019.

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Bracco 29 Novembre 2019 - 7:24

Al di là di razza o nazionalità, un subumano.

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