Roma, 18 dic – Graziano Mesina è stato arrestato, di nuovo. Rintracciato e finito in manette grazie a un blitz dei carabinieri del Ros, in collaborazione con il Gis, del Comando provinciale di Nuoro e dello Squadrone eliportato carabinieri cacciatori ‘Sardegna’. I militari hanno scovato il 78enne super latitante in un’abitazione di una coppia a Desulo, in provincia di Nuoro. Mesina era fuggito nel luglio 2020 e deve scontare una condanna a 30 anni di reclusione. Pena che gli fu notificata dalla Procura generale della Corte d’appello di Cagliari.
Graziano Mesina scovato nel Nuorese
Non è chiaro per quanto tempo, il latitante, sia stato ospitato all’interno della casa in cui è stato trovato dai carabinieri. Certo è che adesso i proprietari sono indagati per favoreggiamento e molto probabilmente scatteranno provvedimenti nei loro confronti. Mesina verrà ora trasferito nel carcere di Badu ‘e Carros, nel Nuorese, come confermato dai suoi legali Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier.
Da luglio 2020, nel tentativo di scovare “Grazianeddu”, erano stato effettuati diversi blitz delle forze dell’ordine nel Nuorese e nella zona di Oristano. Diverse le ipotesi sul suo nascondiglio spuntate negli ultimi mesi, anche le più fantasiose. Alcuni ritenevano pure che fosse fuggito in Tunisia o in Corsica. Invece Mesina pare proprio che non si fosse allontanato più di tanto.
Il bandito sardo più celebre: ventidue evasioni, dieci riuscite
“Grazianeddu” resta il bandito sardo più celebre. Arrestato per la prima volta addirittura nel 1956, è saltato alla ribalta mediatica soprattutto per il ruolo di mediatore nel sequestro del piccolo Farouk Kassam e per le 22 evasioni, di cui dieci riuscite. L’ex primula rossa del banditismo sardo fuggì da Orgosolo, cittadina della Barbagia dove viveva, dopo la condanna definitiva a 30 anni di reclusione. In Sardegna scattò l’allarme e partì la classica caccia all’uomo. Condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, Mesina era tornato libero per decorrenza dei termini nel giugno 2019. Si trovava in custodia cautelare in attesa delle motivazioni della sentenza della Cassazione e si è sempre proclamato innocente. Secondo la Dda di Cagliari è stato invece a capo di due gruppi criminali attivi in diverse zone della Sardegna per coprire l’approvvigionamento di svariati tipi di droga.
Alessandro Della Guglia
1 commento
Anche lui è caduto sulla stessa “merda”…, peccato era un piccolo, grande mito.