Roma, 12 ago – Il ministero dell’Interno ha deciso di operare un giro di vite nei controlli del green pass: per il giorno di Ferragosto, infatti, il Viminale è pronto a un grande dispiegamento di forze. Niente più controlli a campione, quindi, ma setacciamenti mirati. L’obiettivo è quello di coprire a tappeto bar e ristoranti nelle zone della movida e nelle località turistiche. Dopo una prima fase interlocutoria, insomma, il governo è intenzionato a stringere le maglie e a «rastrellare» tutti coloro che sono sprovvisti del certificato verde.
Due pesi e due misure
Nonostante l’esecutivo di Draghi vada dritto per la sua strada, non accennano a placarsi le polemiche sul green pass, e non solo per Ferragosto. Soprattutto se la classe politica chiede a viva voce una stretta sui controlli, ma poi non rende obbligatorio il passaporto vaccinale per accedere al parlamento. Che, lo ricordiamo, è un luogo chiuso esattamente come teatri, cinema e discoteche. Il classico due pesi e due misure che di certo non ha fatto piacere ai cittadini, comunque la vedano sul controverso certificato verde.
Il green pass è un problema non solo a Ferragosto
A prescindere da Ferragosto, però, rimangono ancora poco chiare le modalità di controllo del green pass e in particolare del documento d’identità, soprattutto in assenza di un pubblico ufficiale. Dopo la protesta dei ristoratori, e nelle ultime ore anche degli steward, il governo ha specificato che gli esercenti potranno richiedere la carta d’identità solo in caso di palesi incongruenze. Ma anche qui, c’è da giurarci, non mancherà di certo la confusione. Anche perché i negozianti potrebbero essere sanzionati qualora ci siano difformità tra green pass e dati anagrafici, o peggio il certificato verde risulti falsificato. Anche per questo motivo, benché rinfrancata dalla circolare del Viminale, Confcommercio ha ribadito: «Gli esercenti non possono certo sostituirsi ai pubblici ufficiali».
Vittoria Fiore
1 commento
In Spagna la Corte Costituzionale ha bocciato il greencazz mentre qui cosa fanno i giudici ? Sanno che non si puo’ limitare la liberta’ di movimento ? E’ totalmente fuori da ogni limite costituzionale sto lasciapassare mah mi viene il dubbio che qui ci siano dei ” tariffari”