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Italexit, l’ex sardina Ogongo dietro al nuovo partito di Paragone?

by Eugenio Palazzini
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Ogongo, Paragone

Roma, 25 lug – L’ex sardina Stephen Ogongo dietro al nuovo partito di Gianluigi Paragone? Prima di raccontarvi cosa abbiamo scoperto a riguardo, è doverosa una premessa. Bando alle ciance, il partito appena fondato dal senatore ex M5S è degno di interesse. Una testata come la nostra, dichiaratamente sovranista, non può che apprezzare lo slogan “Italexit”. Finalmente qualcuno che ha il coraggio di lanciare il guanto di sfida ai diktat di Bruxelles: fuori dalla gabbia dell’Unione Europea per riappropriarsi della sovranità italiana. Così due giorni fa abbiamo intervistato Paragone, il quale senza mezzi termini ci ha confermato che la volontà di “No Europa per l’Italia” è quella di uscire dall’eurozona. Un progetto senz’altro ambizioso e per nulla facile, dunque è bene sgomberare il campo da ogni dubbio e capire chi anima questo nuovo partito, anche per comprenderne il potenziale.

Il video di Donadel

Non possiamo allora ignorare il video pubblicato ieri da Luca Donadel. Il noto blogger ha mostrato come sul sito di Italexit, per la precisione nella sezione “Partecipa”, si possono inserire i propri dati personali. Ma chi li gestisce? Come fatto notare da Donadel, nella sezione “Privacy Policy” si evince che il titolare del trattamento è IN MOVIMENTO S.r.l.s. Non solo, il dominio di Italexit è intestato alla società New European Media Ltd. E di cosa si occupa questa società? Di “supportare migranti e rifugiati”, come scritto a chiare lettere sul sito ufficiale. E sempre come fatto notare da Donadel, la società in questione tra le pubblicazioni in Italia vanta testate come Stranieri in Italia. Possibile insomma che un partito sovranista abbia tra i collaboratori persone e società di questo tipo? Curiosamente anche il sito ilparagone.it, è registrato da IN MOVIMENTO S.r.l.s e il numero di telefono associato è collegato al portale Stranieri in Italia.

Ogongo prova a prendere le distanze 

Interessante, non potevamo allora non chiamare questo numero. E indovinate chi ci ha risposto? Ma sì, proprio lui, l’ex sardina Stephen Ogongo. Al quale abbiamo quindi chiesto lumi: è lui l’amministratore del sito di Gianluigi Paragone? Ogongo ha negato, dicendoci che “è sbagliato”. E allora come mai compare proprio il suo numero? “Sì, è sbagliato, dev’essere corretto”, ha ribadito l’ex sardina. Quest’ultima ha smentito pure di far parte del progetto Italexit e di non avere idea del perché ci sia quel numero (il suo) sul sito del senatore che guida un partito sovranista che sostiene di voler uscire dall’Unione Europea. Com’è possibile? Perché Ogongo prende le distanze da Paragone? E dire che aprì a CasaPound in piazza con le sardine, salvo poi rimangiarsi tutto e infine (con una sublime piroetta finale) stroncare gli “spontanei” pesci ossei poiché “prodotto di marketing, garante dei salotti e delle élite”. Siamo di fronte all’ennesima giravolta?

Eugenio Palazzini

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9 comments

Lucio 25 Luglio 2020 - 9:07

A proposito di Italexit c’è un video che circola di Luca Donadel, che posto qui sotto. Lo conoscono un po’ tutti, quindi forse è anche superfluo metterlo qui.
https://www.altreinfo.org/politica/28986/italexit-ci-possiamo-fidare-dei-nuovi-sovranisti/

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Lello 26 Luglio 2020 - 10:22

Ogongo bingo bongo

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Massimo Stanchi 26 Luglio 2020 - 11:27

Paragone si giustifica ma riccordiamo cha a chiunque ha postato il link nella sua pagina chiedendo chiarimenti,come il sottoscritto e stato bloccato…Questo fa pensare perche se non hai nulla da nascondere non blocchi chi ti segue e vuole chiarimenti ma cosi facendo le giustificazioni successive sembrano una scusa……del C—o

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Paragone risponde alle critiche: “Una montatura, Italexit è contro l’immigrazione” (Video) | Il Primato Nazionale 26 Luglio 2020 - 1:31

[…] Italexit, l’ex sardina Ogongo dietro al nuovo partito di Paragone? […]

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roberto 26 Luglio 2020 - 5:31

perché ci faranno uscire dall’euro non per noi italiani, per essere indipendenti o sovrani dalla bce ecc ma per ridarci una moneta da fame e non una moneta che controlleremo noi, l’inganno nell’inganno, ossia per poter pagare quattro lire gli immigrati che lavorano nei campi, cosí facendo chi dall’estero verrà nella futura favela italia godrà del cambio ma noi toccherà rimanere in questo cesso di penisola, una cheyenna maledetta, tipo Haity o Cuba, italiani camerieri di tedeschi e francesi, e cinesi piú avanti, nessuna dignita! fanculo l’italia non esiste piú dal 1992.!

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roberto 26 Luglio 2020 - 5:44

che poi noi italiani o accettiamo (sempre se ce lo lasciano fare il lavoro nei campi a 3,50 euro l’ora tipo quando comandavano gli Asburgo in veneto 15/16 ore nei campi) oppure inutile che ci lamentiamo la che raccolgono pomodori, insalata, fragole, tabacco ci sono gli immigrati, Lennin diceva : I fatti hanno la testa dura. o ci ribelliamo? ma in prima linea ci sono loro gli immigrati che si stanno facendo il culo e si fanno sfruttare, poi il sindacato cgil li consacrerà vittime sfruttate sul lavoro e gli daranno cariche istituzionali e per noi bianchi italiani sarà la fine! ma non avete capito? prendete esempio da Mussolini a petto nudo davanti alla macchina del grano! forse Benito ha voluto darci un consiglio tramite lo spazio tempo!

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Sergio Pacillo 27 Luglio 2020 - 7:18

Con Ogongo non c’è Paragone.

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Birillo Giovanni 27 Luglio 2020 - 11:05

Questi partiti sovranisti di sinistra (in particolare) sono solo specchietti per le allodole. Uscire dall’euro non serve a niente se poi si sostengono idee anti identitarie. Ricordiamoci che Paragone e altri della stessa cerchia sono pro LGBT e favorevoli all’imbastardimento culturale ed etnico dei popoli europei

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