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La Parma di Pizzarotti, tra stupri e antifascismo

by Lorenzo Cafarchio
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parmaParma, 15 apr – “Parma, storicamente antifascista non vi vuole, dovreste mettervelo in testa”, Federico Pizzarotti, sindaco della città emiliana, non ci sta. Sabato nel capoluogo ducale CasaPound inaugurerà una nuova sede, denominata “Il Bastione”, dove troveranno spazio cultura, sport e politica”, così si legge sulla pagina Facebook del movimento della tartaruga frecciata.

“In questi giorni questa associazione palesemente fascista e antidemocratica aprirà una nuova sede a Parma, medaglia d’oro alla Resistenza”, il primo cittadino emiliano si fa carico degli antifascisti cittadini e si pone in prima fila contro la libertà d’espressione soffiando sul fuoco dell’intolleranza. Quello che anima i soliti rispettabili cittadini che si definiscono antagonisti. Quelli che a suon di assalti cercano di minare l’agibilità politica altrui. E dire che alcuni di loro il prossimo maggio dovranno affrontare un processo pubblico con l’accusa di aver compiuto uno stupro, nel 2010, ai danni di una giovane mantovana, all’epoca dei fatti poco più che maggiorenne. La notizia riporta di tre attivisti della sede “Rete antifascista” parmigiana alla sbarra, per un video, visionato da Procura e forze dell’ordine, in cui si possono vedere le violenze sulla giovane che si trovava in uno stato di incoscienza.

Gli imputati sono stati rinviati a giudizio, nelle scorse settimane, dopo essere stati riconosciuti nelle immagini contenute nel filmano in possesso degli inquirenti. Così i tre, che in questo momento si trovano agli arresti domiciliari, tra poco meno di un mese saranno sotto processo per volontà del pm Giuseppe Amara titolare dell’inchiesta, davanti ad un collegio di tre giudici. “Per questo ai fascisti di CasaPound, e alla loro prossima apertura, risponderemo con ancora più idee e ancora più politica”. Così Pizzarotti ha trovato la sua battaglia: l’antifascismo militante in diretta dal palazzo del comune. Evidentemente le notizie di quello che accade in città arrivano al suo gabinetto in maniera distorta. Perché scagliarsi contro una sede di un movimento politico è un atto vile, sopratutto se si tace davanti alla violenza, in questo caso uno stupro, commesso dagli stessi che si sono riparati sotto l’ala protettrice del sindaco a cinque stelle.

Ognuno è libero di scegliersi i propri compagni di viaggio, consapevoli che la compagnia di certe brave persone – l’esito dell’udienza ci dirà la verità sui fatti – non va a braccetto con quella di chi vuole distribuire patenti di democrazia ai propri cittadini.

Lorenzo Cafarchio

 

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3 comments

Martino 15 Aprile 2016 - 2:46

Parma, medaglia d’oro all’ipocrisia. Trentasette anni fa, I comunisti parmigiani fecero di Mariano Lupo, accoltellato per motivi del tutto privati, un martire antifascista. Il camerata Andrea Ringozzi, accusato di essere l’accoltellatore, ma innocente, marcì in carcere. Pizzarotti, sei come la tua faccia da nerd: una nullità, un parolaio, una testa di cazzo paracomunista.

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giancarlo 15 Aprile 2016 - 3:10

Tipico prodotto pentastellato: il nulla cosmico , la deriva dell’estrema sinistra trotzkista con uno spruzzo di Web…

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Anonimo 18 Aprile 2016 - 3:03

il 5 stelle o come si chiamano di storia non sanno nulla ,qualcuno si salva https://www.youtube.com/watch?v=1EKl_faKyEY

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