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Trento: non passa il documento contro CasaPound, tensione in consiglio

by La Redazione
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castaldiniTrento, 15 apr – Tensione e intervento dei carabinieri mercoledì 13 al consiglio circoscrizionale “Centro Storico” del comune di Trento.
Motivo della bagarre è la non-discussione del documento presentato da Jacopo Zannini, consigliere de L’Altra Trento A Sinistra (una formazione politica nata dai comitati Tsipras sorti per le elezioni europee del 2014), contro CasaPound.

Un documento assolutamente “pacato” nei toni: “[…] CasaPound non è una forza democratica e non lo sarà mai, dato che le sue basi ideologiche si basano sul nazi-fascismo. Per quando (sì, ha scritto quando – ndr) esposto qui sopra il Consiglio Circoscrizionale chiede al Sindaco e alla Giunta Comunale di: adoperarsi per prevenire ogni possibile atto di propaganda fascista portata avanti da questa organizzazione. […]”. Il documento, però,  non viene discusso perché i due componenti della Lega Nord e il componente di Forza Italia escono dall’aula “[…] non ravvisando nel documento verità sui fatti avvenuti […] ” rifiutandosi di “[…] prendere parte ad azioni di giustizia sommaria, portate avanti da chi poi indirizza ad altri proprio questa accusa […]”.

L’uscita dei tre fa mancare il numero legale per la discussione, il consiglio viene quindi sospeso e poi rinviato. Finisce tutto lì? No. Tra il pubblico pare fossero presenti numerosi militanti del CS Bruno che hanno preso la cosa senza la loro arcinota “non violenza democratica”. Quando i componenti di Lega Nord e Forza Italia infatti sono usciti dall’aula sono stati fatti indirizzo di insulti, aggressioni verbali e minacce velate e non, tanto da ritenere opportuno un intervento dei Carabinieri. Al loro arrivo il gruppo di contestatori si è dileguato.

Nel pomeriggio un altro gruppo di circa 30 antifascisti aveva percorso il quartiere con caschi e bastoni decorandolo con scritte spray di provata fede democratica non violenza come “Carogna Infame” contro il responsabile cittadino di CasaPound. Ovviamente la discussione dal reale passa al virtuale, sulla bacheca di Zannini interviene anche Lucia Coppola (consigliere comunale a Trento) che stigmatizza l’evento con “Amici di Casa Pound a quanto pare…” mentre Antonio Marchi ( esperto di softair) propone il sempre valido “Serve una spallata di popolo“.

11215739_998360446922383_1382033822286029032_nMondo virtuale che tra l’altro riserva delle sorprese: la locale sezione di CasaPound ha infatti pubblicato su internet uno screenshot del 2013 dove il democratico non violento Zannini celebrava su Facebook l’assassinio a mano armata di Manolis Kapellonis e Giorgos Fountoulis con un profondo “Dall’alba al tramonto non vi faremo mai lo sconto #duedimeno

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antonio manara 15 Aprile 2016 - 8:49

vorrei fare una piccola precisazione in merito visto che io c’ero e chi ha scritto l’articolo no.nella sera in questione io Antonio Manara conigliere circoscrizionale della Lega Nord insieme a Martina Loss (lega ) e Aldino Chiampan (FI) ero fuori dalla sede della circoscrizione in attesa dell’apertura del consiglio.verso le 20.15 arrivano una decina di simpatizzanti del Bruno,faccio finta di nulla e nel frattempo ci accorgiamo che la maggioranza non ha i numeri per aprire la seduta.dopo breve confronto decidiamo di non entrare per rimandare la seduta.nel frattempo i signori del Bruno incominciano con una banale scusa a insultarci e minacciarci verbalmente.decidiamo per la nostra incolumità di entrare in circoscrizione e chiamare la polizia e rilasciare un adichiarazione ai giornalisti.dopo 20 minuti le forze dell’ordine non si fanno vedere e i sedicenti democratici del cso sono ancora fuori ad aspettarci. poco dopo tra gli improperi del consigliere Zannini che,come da abitudine consolidata, nega tutto e ci dà dei bugiardi.solo più tardi i ragazzotti del bruno si dileguano solo perchè sulla scena compaiono alcuni “conoscenti”non certamente i supereroi da tastiera di casa pound

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giuseppe 16 Aprile 2016 - 2:50

solidarietà a Forza Italia, Lega Nord e CasaPound, e ai consiglieri comunali minacciati.
Come al solito la sinistra mondialista anti italiana minaccia le persone e le idee. Da mettere al bando.

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fabry 16 Aprile 2016 - 4:11

brigatisti erano e sono rimasti i compagni

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