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Lockdown e chiusure: obeso un bambino su tre. Cibo spazzatura, ore di videogiochi e zero sport

by Adolfo Spezzaferro
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lockdown bambino obeso

Roma, 11 giu – In Italia quasi un bambino su tre (30%) è obeso o in sovrappeso, colpa soprattutto di lockdown e chiusure anti-pandemia. I lunghi periodi trascorsi tappati in casa per le misure anti-Covid sono stati deleteri. Hanno portato i minori ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e, al contempo, a ridurre l’attività fisica, con più ore passate davanti alla tv e al pc. A lanciare l’allarme è la Coldiretti in una nota diffusa in occasione della prima festa dell’educazione alimentare nelle scuole. Non solo problemi di apprendimento per i più piccoli a causa della didattica a distanza, ma anche obesità. Il contrario esatto dunque di quel Mens sana in corpore sano che dovrebbe ispirare educazione e crescita dei nostri figli.

Obeso un bambino su tre: gli effetti delle chiusure nell’allarme Coldiretti

Coldiretti fa il punto sui danni alimentari causati dalle chiusure sui più piccoli in occasione dell’inaugurazione della prima fattoria didattica con centinaia di bambini provenienti da tutte le scuole d’Italia nella tenuta presidenziale di Castelporziano. Presenti il capo dello Stato Sergio Mattarella (qui il video), e i ministri delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, della Salute, Roberto Speranza, della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e il vicedirettore della Fao, Maurizio Martina. “I lockdown e le misure di prevenzione con la chiusura a più riprese delle scuole in un anno e oltre di Covid – sottolinea la Coldiretti – hanno impattato pesantemente sulla salute dei minori ancor più che sugli adulti, che tra le esigenze lavorative e la possibilità di fare attività fisica almeno individuale, sono riusciti ad assorbire meglio i problemi causati dalla permanenza forzata tra le mura domestiche”.

Cibo spazzatura, ore davanti a tv e videogiochi, zero attività fisica

“Al contrario, bambini e adolescenti hanno subito tutti gli effetti negativi del blocco degli spostamenti – sottolinea l’associazione degli imprenditori agricoli -. Con il risultato – secondo uno studio dell’Università di Buffalo in collaborazione con l’Università di Verona – di aver consumato un pasto in più, spesso a base di cibi spazzatura e bibite gassate. Ridotto il consumo di frutta e verdura. Incrementato di ben 5 ore il tempo passato davanti allo schermo tra televisione, internet, videogiochi e didattica a distanza. Ridotta anche l’attività fisica, soprattutto per i minori che vivono nei grandi centri urbani e che nella maggior parte dei casi non hanno avuto a disposizione lo ‘sfogo’ di un giardino o uno spazio verde”, fa presente la Coldiretti.

“Preoccupano anche i 2,3 milioni di adolescenti con disturbi alimentari”

Ma non finisce qui. “Con l’isolamento indotto dal Covid a preoccupare sono anche i 2,3 milioni di adolescenti che si trovano a fare i conti con i disturbi dell’alimentazione, in una situazione che la pandemia ha sicuramente contribuito a rendere più grave“, avverte la Coldiretti. “Si tratta di patologie che si manifestano prevalentemente a partire dai 12 anni ma che negli ultimi tempi sono giunte ad interessare minori anche dagli 8 anni in su”. Proprio per aiutare i piccoli italiani a mangiare meglio e a prevenire patologie nell’età dello sviluppo ma anche in quella successiva Coldiretti è scesa in campo con la prima festa dell’educazione alimentare.

Il progetto “Educazione alla Campagna Amica”

L’evento rientra nel progetto di “Educazione alla Campagna Amica” che con la riapertura delle scuole coinvolgerà ben 120mila bambini delle scuole elementari e medie in tutta Italia con lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L’obiettivo, spiega l’associazione, è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea. E ovviamente fermare il consumo del cibo spazzatura, aggravato dalle chiusure imposte dal governo.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Ilmarocchino 13 Giugno 2021 - 8:56

Egià vero , e sono aumentati i sitarelli dei pidoti che ci rammentano le bufale (le loro mai) , c’è una proporzione diretta tra piu fannulloni a reddito ci sono e piu’ sitarelli scam offensivi del pd proliferano: bufale, agerecontra, la cartadiroma , stopbufale etc etc ….a quanto pare il vino nei centri social attira…e i soldi di zietto Soros ..ohibo’!

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