Milano, 28 ott — Non si fermano i disagi e i paradossi creati dal green pass e dalle machiavelliche contorsioni della burocrazia italiana: questa volta a farne le spese sono state gli incolpevoli passeggeri di un convoglio Trenord, che sono rimasti appiedati alla Stazione Garibaldi di Milano poiché il treno su cui viaggiavano era condotto da un macchinista trovato con green pass scaduto.
Al macchinista scade il green pass, treno soppresso
Comprensibili gli enormi disagi per pendolari che cercavano di raggiungere il luogo di lavoro, e altrettanto comprensibile la rabbia presto montata tra quelle che sembrano essere le ennesime vittime di una burocrazia decisamente cieca. Non a caso, la scelta di far sospendere la prestazione lavorativa del macchinista da parte dell’azienda Trenord è stata duramente contestata dai sindacati, i quali hanno paventato una violazione della normativa di riferimento. «Come previsto dal quesito 12 contenuto nelle Faq della Presidenza del Consiglio — spiega Adriano Coscia, della segreteria regionale OR.S.A. Ferrovie Lombardia —, il lavoratore in possesso di Green pass valido all’inizio della prestazione lavorativa, può ultimarla anche qualora la validità del Green pass dovesse scadere nel corso della stessa».
La giustificazione di Trenord
In effetti il green pass del macchinista, che aveva preso servizio alle ore 5:00, sarebbe scaduto solo alle ore 10. Stando alla norma avrebbe potuto proseguire nella sua attività, sia per non interrompere il servizio pubblico, sia perché appare quantomeno bizzarro ipotizzare che si possa diventare contagiosi per il mero passaggio di un’ora o due ore rimaste scoperte dalla ‘copertura’ del green pass.
L’azienda Trenord ha comunque diffuso una sua nota, cercando di giustificare il disagio arrecato ai passeggeri. «Per il personale viaggiante — dicono da Trenord — poiché i controlli vengono effettuati a campione e in moltissime sedi diverse, non è possibile avere un quadro delle verifiche già fatte né tantomeno è possibile conservarne traccia. La app per il controllo del Green Pass, inoltre, non consente di vedere l’orario di scadenza del certificato e quindi di verificare se all’inizio del turno fosse ancora valido». Resta da capire, per quale motivo l’azienda abbia deciso di allontanarlo, facendo rimanere a piedi centinaia di persone.
Cristina Gauri
1 commento
Draghi è un pagliaccio lecchno di multinazionali che va ribaltato quanto prima insieme ai suoi degni compari.
Ma bisogna usare la testa non le braccia
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/06/07/rivoluzione-disarmata/
Sanno di essere falliti
https://www.weforum.org/agenda/2012/04/the-end-of-capitalism-so-whats-next/
ma continuano a vessare i cittadini per stare a galla a spese della comunità.
Dovrebbero essere appesi.