Le complicazioni relative al Capodanno romano sono note: annullamento pochi giorni fa del tradizionale concertone, divieto di fuochi d’artificio e tentativo raffazzonato di risolvere tutto con una improvvisata “festa sul Lungotevere”, per la quale si è realizzato un bando comunale in fretta e furia in cui si chiede agli artisti di esibirsi gratis (e vietandogli perfiono di raccogliere offerte). Senza contare che il servizio Atac cesserà alle due e mezza di notte, quando la festa di fatto comincerà alle tre. Per quanto riguarda la tradizionale Befana di piazza Navona (che non si fa da due anni) il bando è stato fatto in ritardo, dunque tutto è stato allestito solo dopo il 20 dicembre e sempre con la formula dell’anno scorso, dove per impedire il monopolio della famiglia Tredicine si è pensato di eliminare qualsiasi cosa potesse avere attinenza con la tradizione (presepari e mele caramellate, ad esempio) o con il divertimento, preferendo la presenza di onlus benefiche (come Emergency) e artisti dilettanti (sempre non pagati, ovviamente).
Vicende che ovviamente hanno ripercussioni sul numero di visitatori attratti da Roma. “Malissimo anche il turismo con gli alberghi che non hanno superato il 50% di stanze prenotate, in forte calo rispetto agli anni passati”, spiegano sempre dal Codacons. “La situazione di grave degrado che caratterizza Roma allontana i turisti dalla città, spingendoli verso altre capitali europee. Si teme ora anche per Capodanno, perché le difficoltà organizzative dell’amministrazione non aiuteranno certo il turismo e disincentiveranno le presenze. In tale quadro, emblematica è la situazione del mercatino della Befana di piazza Navona, dove regna la totale anarchia: pochi stand aperti, scarsissima affluenza di pubblico e totale spregio delle regole, con gazebi che si limitano a vendere merce al pubblico nonostante i divieti contenuti nel bando”.
Davide Romano
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