Milano, ancora orrore: trans ecuadoregno decapita una donna

Milano, 14 giu – A meno di due giorni dall’efferata aggressione al capotreno di Trenord, al quale tre salvadoregni appartenenti alla gang “Ms 13” armati di machete hanno quasi amputato un braccio, è ancora l’America Latina a far parlare di sé nelle pagine di cronaca nera meneghina.

La scorsa notte, in uno stabile popolare dell’Aler nella periferia del capoluogo lombardo, una donna di 52 anni è stata uccisa, decapitata e la testa gettata nel cortile dello stabile. Nell’abitazione i Carabinieri intervenuti, allertati da una telefonata anonima, hanno trovato un trans ecuadoregno ventenne con una ferita alla mano, trasportato al Policlinico in codice giallo.

Se inizialmente si pensava che il transessuale fosse anch’egli vittima, con il passare delle ore gli uomini del nucleo investigativo, che lo piantonavano in corsia, hanno rinvenuto prove decisive a suo carico. Non è chiaro se i due convivessero, ma secondo le testimonianze raccolte sarebbe scoppiata una furibonda lite, al termine della quale l’ecuadoregno avrebbe ucciso la donna. Il trans è stato quindi arrestato e su di lui pende ora l’accusa di omicidio volontario aggravato.