Napoli, 12 nov – «Ho girato quelle immagini perché volevo far vedere quello schifo: quando ho chiesto aiuto nessuno mi dava ascolto, c’è stato pure chi mi ha detto “fatti i fatti tuoi”». Parla Rosario La Monica, il paziente Covid autore del video choc girato al Cardarelli di Napoli e diventato virale nelle scorse ore. Il filmato mostra il cadavere di un positivo al virus, morto sul pavimento del bagno del pronto soccorso, per poi proseguire soffermandosi sullo stato di abbandono e caos che regna all’interno della struttura. «Ero da due giorni in ospedale, per problemi di respirazione. Quella persona era con me in stanza, insieme con altri vecchietti che io, che stavo meglio, aiutavo», ha dichiarato all’Ansa.

Il racconto di Rosario

La Monica racconta la sua versione dei fatti anche in un lungo post su Facebook: «Io ero ricoverato per positività al Covid per tampone rapido, sono stato un giorno senza ricevere né medicine né altro, solo ossigeno preso da me nel corridoio il giorno dopo», spiega. Il livello di abbandono e di incuria è tale, stando al racconto di Rosario, che «Dopo una lunga nottata, siccome gli altri pazienti si lamentavano, io mi alzavo per controllare le bombole tutte esaurite e le cambiavo perché non c’era un infermiere. Ho dovuto aiutare tante persone».

Alle dieci di mattina, i pazienti non avevano ancora «ricevuto nessuna terapia. La prima terapia era alle 9 noi l’abbiamo ricevuta alle 2 (del pomeriggio ndr.). C’era gente che aveva bisogno di insulina, pillole per la pressione, eccetera», denuncia il ragazzo. E prosegue: «Un vecchietto all’ultimo letto che si era alzato senza forze, doveva andare in bagno… io con un po’ di chiasso sono riuscito a prendere un infermiere col braccio e a portarmelo dentro e lo abbiamo messo sul letto in attesa del catetere. Il catetere non è mai arrivato e mai stato messo».

Il ritrovamento del cadavere

Rosario prosegue sostenendo di essersi prodigato per tutti coloro che ne avevano bisogno, «lottando» con il personale perché i degenti ricevessero le cure adeguate: «Il povero vecchietto si è alzato ed è andato in bagno. Sono passati 10 minuti e io ho aperto. Gli ho chiesto se era tutto ok e lui con la testa ha annuito. Possono confermare anche gli altri ricoverati: ho aiutato tutti, ho misurato la saturazione, il battito e la pressione a tutti, ho salvato una vecchietta con saturazione a 65». Poi la terribile scoperta: «Comunque.. riapro la porta e c’era il vecchietto a terra. Prendo l’acqua e gliela butto in faccia per veder se si muove… chiedo aiuto ma mi trattano come un malato di  Ebola. Mi dicono “fatti i fatti tuoi” [ …] io torno dentro prendo il cellulare, mi metto io guanti e registro poi ho fatto chiamare il 112 . Gli infermieri arrivano dopo mezz’ora e dichiarano la morte e lo mettono la vicino a noi come se niente fosse». Sarebbe stato Rosario quindi, secondo la sua testimonianza, e non un infermiere a scoprire il corpo senza vita del signore morto in bagno.

«Dopo un altra mezz’ora viene il medico e dice “arresto cardiaco”, ma se il vecchietto non riusciva a respirare e aveva bisogno di ossigeno? Non c’erano le barelle per soccorrerlo, non c’era niente …c’ero io contro tutti. Oggi mi trovo a casa, mi hanno dimesso perché non ho polmonite ma ho il virus e me lo devo curare a casa», prosegue. «Siete una vergogna  – è la sua chiusura di post  – ribellatevi».

Sulla vicenda del defunto è stata avviata una inchiesta della Procura di Napoli e c’è una denuncia dei familiari del morto la cui salma è sotto sequestro. La direzione sanitaria Cardarelli aveva annunciato un’inchiesta interna per capire chi fosse l’autore del video. Che oggi è venuto allo scoperto sua sponte.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

6 Commenti

  1. uno schifo di dimensioni COSMICHE:
    CHI E’ IL COLPEVOLE di aver ridotto in questo modo la nostra sanità pubblica?
    ci sono nomi e cognomi,di chi ha tagliato,per conto di chi lo ha fatto
    e di chi doveva pretendere il mantenimento degli standard e NON ha fatto il suo lavoro
    di controllo:
    PRETENDIAMO CHE PAGHINO….TUTTI,
    CARO E SALATO,questo sfascio.

    perchè noi italiani paghiamo più del 50 per cento del nostro reddito in tasse,
    e queste cose NON- DEVONO-SUCCEDERE-PUNTO!!!!

    appena saremo fuori da questo carognavirus,
    esorto TUTTI GLI ITALIANI CON UN MINIMO DI ORGOGLIO E DI SANGUE NELLE VENE
    a perseguire CON OGNI MEZZO
    CHIUNQUE sia responsabile di questo disastro:
    a costo di dormire nelle aule dei tribunali
    e inseguire fin sotto casa questi bastardi.

  2. Cardarelli da sempre covo di merde, subumani, fancazzari, assenteisti; se il bulletto De Luca esercitasse lì il suo diktat avrebbe tutta la mia simpatia.

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