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La pagina Facebook del Primato Nazionale è di nuovo online. Grazie anche a voi lettori

by La Redazione
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Il Primato, Facebook

Roma, 6 apr – La pagina Facebook del Primato Nazionale, oscurata ieri senza alcun preavviso né motivazione, è di nuovo online, sempre senza alcuna comunicazione. Non conosciamo le ragioni della marcia indietro da parte del social network, ma ci fa piacere pensare che la grande mobilitazione contro questa censura abbia avuto un peso nella decisione. Resta in ogni caso più che mai attuale la battaglia per la libertà d’espressione, al di là di ogni arbitrio. Oltretutto, come molti di voi avranno notato, la pagina Facebook della nostra testata è purtroppo ancora in shadow banning. Letteralmente “bando ombra”, si tratta di un oscuramento che all’insaputa degli utenti penalizza la nostra pagina rendendola meno visibile sul social stesso. Dunque non cantiamo affatto vittoria, confidiamo semmai che Facebook apra finalmente gli occhi comprendendo l’inammissibilità di qualunque limitazione al pensiero espresso in una testata giornalistica.

Facebook ripristina la pagina del Primato Nazionale. Grazie a chi ci ha manifestato solidarietà

In ogni ci teniamo a ringraziare di cuore tutti coloro che nel frattempo hanno voluto manifestarci la loro solidarietà. In primis voi lettori, che siamo sicuri continuerete a sostenerci. C’è poi una parte del mondo politico e culturale che ha deciso di non farsi imbavagliare dal pensiero unico, stigmatizzando l’ennesimo attacco liberticida sferrato da una piattaforma-monopolio. Di seguito riportiamo alcuni interventi odierni, di politici, giornalisti e scrittori a cui va il ringraziamento di tutta la redazione del Primato.

Alessandro Meluzzi, criminologo, psichiatra e da tempo collaboratore della nostra testata sottolinea la necessità di «trovare sentieri alternativi, perché le autostrade della comunicazione sono appunto in regime di monopolio. E anzi: mi aspetto un futuro molto più fosco. Siamo solo all’inizio. Tra poco non potremo neanche più telefonare tra di noi». I proprietari delle piattaforme social sono il «nemico politico» che ha portato avanti una «strategia notevole: prima hanno fatto convergere tutti su un’unica piattaforma, e poi sono passati all’eliminazione del nemico».

Francesco Borgonovo, giornalista e saggista: «Intercettano un cronista che parla con un indagato e parlano di “attentato all’informazione”. Oscurano un giornale e la chiamano democrazia». @IlPrimatoN @AdrianoScianca @AltaforteED

Marcello Veneziani, giornalista e saggista: «Un’azienda privata non può permettersi di sindacare sulla libertà di espressione, può solo intervenire laddove ci siano reati». «Una diversità di opinione può essere cosa criticabile, ma non può sfociare nella censura», insiste. «Sembra quasi un “colpirne uno per educarne cento“, come a dire che c’è una linea oltre la quale non si può andare». Ma questa linea, secondo il giornalista de La Verità, «si abbassa sempre più. E’ un clima che tra queste censure, il me too e la cancellazione della storia, è diventato un clima di democrazia sorvegliata a cui si aggiunge, in questo momento storico, anche il clima sanitario».

William De Vecchis, senatore della Lega: «Il parlamento non può più rinviare una seria e approfondita discussione sulla censura che ormai sui social ha raggiunto una interpretazione e dimensione più discrezionale che legislativa!».

Gianluigi Paragone, senatore e leader di Italexit: «La chiusura delle pagine è il tentativo di imbavagliare chiunque non sia allineato. Ormai sta raggiungendo una densità pericolosa e una frequenza fuori dalla Costituzione». Prosegue: «Questi over the top si comportano da padroni feudali e qualcuno glielo consente. Evidentemente fa bene soltanto quando ci si unisce al coro e chi prova a rovesciare il punto di vista viene etichettato con le peggiori definizioni. E se neanche questo basta si provvede alla chiusura dei canali (Youtube) come accaduto per Byoblu o delle pagine (Facebook) come accaduto al Primato».

Daniele Capezzone, ex deputato e giornalista de La Verità: «Gran silenzio per l’oscuramento della pagina Facebook de @IlPrimatoN. Ad alcuni il free speech interessa solo se riguarda i propri amici e chi la pensa allo stesso modo. Solidarietà a @AdrianoScianca e a tutta la redazione».

Claudio Borghi, deputato della Lega: «Byoblu chiuso perchè diceva che si poteva curare il covid, il Primato Nazionale chiuso perchè neofascista il tutto senza nessun bisogno di leggi, tribunali e sentenze. Tutto bene?».

Vincenzo Sofo, eurodeputato di Fratelli d’Italia: «Dopo censura #youtube a #ByoBlu arriva quella di #facebook al #PrimatoNazionale. Ho già presentato interrogazione parlamentare per chiedere misure UE di tutela #libertà espressione su #social. Serve iniziativa parlamentare urgente anche a livello nazionale».

Emanuele Ricucci, scrittore e giornalista de Il Giornale: «Chiusa la pagina fb de Il Primato Nazionale. La battaglia più grande da combattere: quella contro chi vuole estinguere ogni pensiero alternativo all’imposto. Per fortuna esiste il mondo reale, per una rivista reale. Andate in edicola».

Alberto Ciapparoni, giornalista di Rtl 102.5: «Solidarietà al Primato e al direttore Scianca, oscurare la pagina facebook di un giornale è comunque un atto di violenza, ma ho l’impressione che sarò tra i pochi ad esprimere appoggio e sostegno»
Daniele Capezzone, ex deputato e giornalista de La Verità: «Gran silenzio per l’oscuramento della pagina Facebook del Primato. Ad alcuni il free speech interessa solo se riguarda i propri amici e chi la pensa allo stesso modo. Solidarietà a Scianca e a tutta la redazione».

Matteo Brandi, blogger e collaboratore del Primato Nazionale della nostra testata: «Scrivo da mesi nella mia rubrica “Ritorno ad Esperia”, è una testata regolarmente registrata, esattamente come ByoBlu. Ed è stata appena bloccata da Facebook, per la gioia della gentaglia che si spaccia per democratica e dimostra di essere, puntualmente, l’esatto opposto». Brandi cita poi Eugene O’Neill: “La censura di qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, con qualsiasi pretesa, è sempre stata e sempre sarà l’ultima risorsa dello stolto e del bigotto”.

Manfredi Potenti, deputato della Lega: «A @IlPrimatoN e a tutta la sua Redazione, totale VICINANZA e totale APPOGGIO per l’ oscuramento (mi verrebbe piuttosto da dire “oscurantismo”) di cui sono stati oggetto su #Facebook. Finirà la censura, tornerà la LIBERTÀ!!!”».

Vittorio Sgarbi, deputato e critico d’arte: «Il Primato Nazionale è una rivista bellissima, con una composizione e un’articolazione di interventi di grande efficacia. L’azione che hanno fatto dovranno rimangiarsela perché il loro comportamento è privo di ogni logica, ognuno ha il diritto di parlare e scrivere».

Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto e responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro e Crisi aziendali di Fratelli d’Italia: «Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera”: lo scriveva George Orwell nel suo ‘1984’, un capolavoro quanto mai attuale e che vi consiglio di leggere. Da italiana libera (e da abbonata) la mia solidarietà agli amici de ‘Il Primato Nazionale’, vittime della censura ideologica del politicamente corretto e del pensiero unico!».

Molti altri ci saranno sicuramente sfuggiti, ci scusiamo dunque anticipatamente per non averli menzionati. Ma anche a loro, uomini e donne liberi, va il nostro più sentito ringraziamento.

La Redazione

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7 comments

Sergio Pacillo 6 Aprile 2021 - 5:44

Prove tecniche di interruzione.
Tutto qui.

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massimo 6 Aprile 2021 - 7:26

Esprimere solidarietà mi sembra il minimo che si possa fare in questi casi, non sono iscritto a facebook e non lo ritengo una cosa intelligente, dobbiamo stare molto attenti perchè la libertà ci sta scivolando inesorabilmente fra le dita, e vorrei ricordare a tutti quanto sia poi difficile riconquistarla, qualcuno ha dato la vita per raggiungerla, vorrei non lo dimenticassimo.

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Carlo 6 Aprile 2021 - 7:42

Temo che le piattaforme social vadano piano piano lasciate comunque… Non si può esserne parte…

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Emanuele Mugnani 7 Aprile 2021 - 11:24

ci siamo mobilitati e ci mobilitermo ancora se sarà necessario: il primato è una delle poche voci libere nel nostro paese va difeso con le unghie e coi denti

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alessandra 7 Aprile 2021 - 1:28

il parlamento deve intervenire,non è possibile che i social si sostituiscano alla legge italiana

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Claudio Palmieri , vicario vacante 7 Aprile 2021 - 10:42

Si ragazzi ma anche voi , un giornale on line molto moderato anche bello come layout , mica è the daily stormer che seguo da anni che DICE LA VERITA DEL GLOBO IN MANIERA BRUTTA E PARODISTICA per quel che e in effetti! Ergo, IL PRIMATO DELLA SOCIETA’ DEI CITTADINI DELLA NAZIONE ITALIA, AVANTI!

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Censura e bavagli, ormai la sinistra è innamorata delle multinazionali 8 Aprile 2021 - 6:24

[…] registrata in tribunale ha subito, ma per lo sghignazzare che riecheggia nella mai sazia sinistra. La pagina Facebook è poi stata riattivata ieri, il giorno dopo la rimozione, ma resta la reazione pessima di certi […]

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