Parma, 17 apr – E’ stata aggredita, rapinata e molestata sessualmente da un nigeriano che l’aveva puntata mentre stava recandosi al lavoro all’Ospedale maggiore di Parma. Sono stati attimi di terrore per l’infermiera vittima dell’aggressione riportata da ParmaDaily. Fortunatamente la donna è riuscita a richiamare l’attenzione di una collega che passava di lì per caso e che ha provveduto ad allertare immediatamente le forze dell’ordine. I fatti si sono verificati all’alba di ieri, giovedì 16 aprile, intorno alle 6:50 del mattino.

L’infermiera, dopo aver posteggiato nel parcheggio dell’Ospedale maggiore, è stata subito notata dall’africano, che si era appostato in un luogo nascosto per sorprendere la propria vittima. Mentre la donna si apprestava a scendere dall’abitacolo, il nigeriano apriva lo sportello cogliendola di sorpresa. Prima l’ha minacciata facendosi consegnare il denaro che aveva con sé, poi ha cercato di farla scendere dalla vettura per sottrarle addirittura l’auto. Non pago, l’ha molestata sessualmente palpeggiandola. 

Nonostante il terrore che l’attanagliava, l’infermiera è riuscita a urlare attirando così l’attenzione di una sua collega, che ha subito contattato il numero unico per le emergenze per dare l’allarme, mentre lo straniero si dileguava. Una volta sul posto, i militari dell’Arma di Parma hanno sentito la vittima e si sono messi sulle tracce del responsabile, che è stato rintracciato e arrestato. Una volta negli uffici della caserma, è stato identificato come un 24enne nigeriano pregiudicato e disoccupato; per l’uomo si sono aperte le porte della casa circondariale di Parma con l’accusa di rapina e tentata violenza sessuale.

Sulla vicenda è intervenuto anche il vice-presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri. «Questa non è che la riprova che, mentre la stragrande maggioranza dei parmigiani sono in casa a rispettare le regole per sconfiggere il Coronavirus, ci sono migranti in giro, che non solo di esse se ne infischiano, ma hanno anche intenzioni criminali come quella di assalire una donna che stava portando il suo preziosissimo contributo sul lavoro nella prima linea contro il contagio», ha denunciato, segnalando che “Giungono continue segnalazioni che la città non si è svuotata di migranti girovaghi agli angoli delle vie o cavallini che corrono in bicicletta, probabilmente con in tasca stupefacenti e che nemmeno sono scomparsi gli assembramenti sulle panchine pubbliche piuttosto che davanti ai negozi etnici. E c’è chi ancora, in questi giorni, li ritiene risorse da regolarizzare per rilanciare l’economia», ha concluso.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

2 Commenti

  1. Chiunque ritenga che questi esseri
    saranno una risorsa per l’economia Italiana puo essere solo un pazzo oppure qualcuno che ci guadangna con questi esseri, come le cooperative rosse.
    Una soluzione ci sarebbe.

  2. Quel povero ragazzo africano aveva solo bisogno di un po’ d’affetto, ed è stato come al solito, capito male !

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