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Sardine da Benetton, ora la “pesciolina” Cristallo attacca Santori: “Avete sbagliato”

by Cristina Gauri
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Roma, 2 feb – C’è una voce fuori dal coro compatto delle sardine riguardo la “comparsata” di Santori e compagnia bella a casa Benetton-Toscani a Treviso. Parliamo della foto diffusa in rete, con i sorridenti Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti e Giulia Trappoloni, in posa con il fotografo Oliviero Toscani e Luciano Benetton; una mossa che ieri aveva sollevato una bufera di critiche verso il movimento dei pescetti, “beccati” alla corte di un esponente della famiglia che controlla Autostrade e del suo “giullare” noto, negli ultimi tempi, più per le sparate infarcite di odio e volgarità che per il suo lavoro di fotografo. E meno male che Santori voleva equiparare la violenza verbale a quella fisica…

L’incontro “occasionale”

Ma qualcuno di loro non c’è stato. Secondo la sardina calabrese Jasmine Cristallo, già nota per essere ultrà dell’accoglienza e strenua sostenitrice del sistema-Riace, questa mossa ce la si poteva risparmiare: “L’incontro, pur fortuito e occasionale, con Luciano Benetton si è prestato a manipolazioni e strumentali interpretazioni nel momento in cui la credibilità del gruppo veneto è giustamente sotto la generale valutazione, magistratura e governo compresi”, ha attaccato su Facebook la Cristallo, seppure in maniera abbastanza democristiana. L’incontro era ben lungi da essere “fortuito ed eccezionale”, Luciano Benetton non è certo persona che si incontra passeggiando al centro commerciale.

Quale “fuga dai riflettori”?

La pesciolina calabrese punta poi il dito contro il famoso post apparso sulla pagina delle sardine alla chiusura dei seggi delle Regionali in Emilia-Romagna, in cui si annunciava un “passo indietro”, la fuga dai riflettori, il ritorno alla vita normale. Santori, lontano dai riflettori, non è riuscito a starci nemmeno una settimana. Cinque giorni, per la precisione, e poi via in grembo a Benetton. “Nell’immediatezza del ‘dopo elezioni’ c’era da attendersi una riflessione collettiva per promuovere fattori di comunità nei territori, proseguire l’azione dal basso e incalzare la sinistra e il centro sinistra nella loro complessità. È l’avvio di questa pratica che ancora di più ci porta a dire quanto sbagliato e improprio sia stato l’incontro con Benetton”, spiega Jasmine.

Eravamo quattro amici da Benetton

Per non farsi troppi nemici, però, l’attivista calabrese ha successivamente smorzato un po’ i toni e ha insistito sulla casualità dell’incontro: “i quattro amici di Bologna non erano in ‘visita ufficiale’: erano quattro persone ospiti in un luogo, e non certo ‘le sardine'”. Come no! Quattro rappresentanti di un movimento che consta di migliaia di aderenti, in visita a un’importante industriale italiano. Un picnic improvvisato. E proprio per questa ragione “non hanno ritenuto di dover socializzare quella gita“. Peccato che per loro lo ha fatto qualcun altro. E ha aggiunto: “Non siamo una setta e nessuno è tenuto a rendicontare dove e con chi ha trascorso il proprio tempo privato: di ciò che fa, ciascuno deve rispondere soltanto a se stesso”.

La Cristalli raccomanda però attenzione: “Una foto messa a fuoco rischia di coinvolgere e mettere in ombra un intero movimento e questo non è concesso a nessuno. Non si può ‘restare umani’ a modulazione di frequenza”. E qui evidenza il problema di immagine – o di leadership? – che sta cominciando a crearsi: “L’autorevolezza che il movimento ha acquisito è il frutto della determinazione di una moltitudine di donne e uomini che hanno deciso di affermare una propria presenza più diretta nella grande battaglia di tenuta democratica del Paese. E queste iniziative di popolo non possono più essere direttamente riconducibili a una sintesi di immagine degli iniziali promotori“.

Cristina Gauri

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4 comments

Fabio Crociato 2 Febbraio 2020 - 7:15

Il Cristallo è fine, bello, delicato…, fatica ad essere pesante! Lasciamo la pesciolina libera sotto osservazione…

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Sergio Pacillo 3 Febbraio 2020 - 8:15

Volendo, si poteva immaginare.

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David R. 3 Febbraio 2020 - 9:37

Un’arrivista che vuole rubare la scena ad altri che hanno già fatto il lavoro sporco, tattica tipica del sesso manipolatore per eccellenza. Do un consiglio a questa scemetta : si sposi con Santori e poi lo accusi di violenza domestica così potrà ereditare tutto…

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La triste storia della sardina Ogongo: cerca la scissione ma finisce per autoespellersi | Il Primato Nazionale 4 Febbraio 2020 - 10:20

[…] ha scatenato più di un malumore. Dall’attivista Jasmine Cristallo, che dopo aver espresso il proprio dissenso è però compostamente ritornata nei ranghi, al caposardina capitolino e re dei segnalatori social […]

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