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Sbarchi senza freni: a Pozzallo arrivano altri 505 clandestini su un peschereccio

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 12 apr – Sbarchi continui, senza freni e nel silenzio della politica in tutt’altre faccende affaccendata. Nella notte 505 clandestini sono sbarcati a Pozzallo, in provincia di Ragusa, arrivati a bordo di un peschereccio intercettato al largo e scortato fino al porto locale dalle motovedette della Guardia Costiera. Stando a quanto riportato dai media siciliani, l’imbarcazione si trovava a circa 5 miglia dalla costa. Le persone sbarcate sarebbero tutte in buone condizioni e dopo essere state rifocillate, in un primo momento verranno ospitate nella palestra comunale di Pozzallo. Per le operazioni di sbarco hanno operato il nucleo interforze di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, assieme alla Capitaneria di porto e al personale sanitario dell’Asp.

Pozzallo, sbarchi senza freni

“Per tutta la notte le autorità Sanitarie hanno iniziato a eseguire i tamponi per il Covid e finora non si è evidenziato nessun positivo. Nessun immigrato è stato trasferito in ospedale”, ha dichiarato il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. “Come era prevedibile la stagione primaverile si preannuncia calda per quanto riguarda il fenomeno migratorio nel Mediterraneo – ha aggiunto – Al Governo l’invito a porre grande attenzione al fenomeno affinché cominci ad affrontarlo con la massima urgenza. La raccomandazione è quella di trovarci di fronte ad esseri umani come noi. Non possono esserci profughi di serie A e profughi di seri B”. E ancora: “Un sentito ringraziamento al Prefetto, alle forze dell’Ordine, alle Autorità Sanitarie, alla Protezione Civile, agli operai del Comune che come sempre hanno reso possibile, senza intoppi, le delicatissime operazioni di sbarco”, ha detto il primo cittadino. Tutto liscio, tutto normale, nessun sostanziale problema. Gli sbarchi possono procedere senza che nessuno al governo debba preoccuparsi di impedirli. C’è ancora una lunga stagione estiva per continuare a fischiettare.

Leggi anche: Tra Covid e guerra nessuno ne parla più, ma in Sicilia è ancora emergenza sbarchi

Alessandro Della Guglia

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