Il terribile epilogo si è avuto ieri sera, mentre era in corso lo sgombero dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco, occupata dai partecipanti al presidio, a poca distanza dal centro di accoglienza allestito nel parco Roja della città rivierasca. Durante le operazioni un sovrintendente capo in forza al reparto mobile di Genova, di cinquant’anni, ha avuto un malore: soccorso dai colleghi, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Sanremo, dove è morto poche ore dopo. Sotto accusa la pessima gestione dell’ordine pubblico nel caos di Ventimiglia, che avrebbe sottoposto gli agenti a forte stress. “Rabbia per gli irresponsabili che alimentano tensioni e provocano scontri in un clima già drammatico. Basta No border, zero tolleranza. A Ventimiglia servono agenti, serve il pugno duro con chi ostacola le forze dell’ordine, serve che tutti i migranti vengano identificati e, chi non ha titolo, fermato ed espulso. Basta ipocrisie, basta perdere tempo. Il governo intervenga in forze”, ha tuonato il governatore della Liguria, Giovanni Toti.
Secondo fonti della Questura di Imperia gli scontri sarebbero stati organizzati e fomentati proprio di No borders, per fronteggiare i quali sono stati emessi almeno 25 fogli di via ed eseguite tre espulsioni dal territorio nazionale al fine di allontanare i partecipanti sia nazionali che stranieri. Circostanza, quella della regìa dietro i fatti di Ventimiglia, che fa alzare la preoccupazione in vista della manifestazione in programma oggi.
Nicola Mattei
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