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“Stupri e abusi su minori”: l’inchiesta choc su Ong in Grecia

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 23 nov – L’orrore dietro il buonismo, il vergognoso abuso dietro l’umanitarismo. E’ un’inchiesta choc quella che sta scuotendo la Grecia e che coinvolge una delle più rilevanti Ong. La Kivotos tou Kosmos (Arca del Mondo) è infatti al centro di una serie di accuse pesantissime: stupri, abusi su minori, riciclaggio di denaro, punizioni corporali. Tra le persone coinvolte vi sarebbe anche un sacerdote, nonché principale esponente della Ong: padre Antonio. Molti i casi analizzati adesso dalle autorità greche.

Scandalo Ong in Grecia: “Abusi, stupri su minori, riciclaggio di denaro”

Tra questi spicca, tristemente, quello di un bambino che avrebbe subito abusi anche in piscina, quello di un finanziatore avrebbe donato 10mila euro a un altro bimbo per i suoi studi, con il piccolo beneficiario che sarebbe però stato costretto a girare i soldi ai funzionari della Ong. Poi c’è il caso di un 19enne che da minorenne aveva trascorso alcuni anni nella struttura dell’organizzazione e che ha denunciato adesso abusi sessuali, percosse, punizioni corporali. La Procura dei Minori greca ha aperto un fascicolo sul caso, con quattro persone indagate.

“Se le accuse sono vere, allora stiamo parlando di crimini molto gravi. Stiamo parlando di persone che andranno in prigione”, ha dichiarato il ministro della Salute greco, Thanos Pleuris. Il governo di Atene ha intanto sospeso i finanziamenti alla Ong. “La nostra prima preoccupazione sono i bambini ed è per questo che questo sviluppo è imperativo – ha detto lo speaker del governo Yannis Oikonomou – Le denunce sono gravi e riguardano appunto un tema estremamente delicato come quello dei bambini che per i più svariati motivi sono stati lontani dalle loro case-famiglia”. L’esecutvo greco ha poi annunciato un’indagine e un chiarimento in breve tempo su quanto accaduto da parte delle autorità competenti: “Non c’è bisogno di indifferenza o ostruzione e nemmeno di movimenti o conclusioni affrettate. Perché qualsiasi decisione venga presa, riguarderà i bambini”.

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