Roma, 30 lug – Non solo stranieri che rientrano in Italia dai Paesi di origine, adesso si fa sempre più allarmante anche la diffusione del coronavirus tra gli immigrati irregolari appena sbarcati oppure ospitati nei centri di accoglienza. Prova ne è che oggi nell’ex Caserma Serena di Casier (Treviso) sono stati trovati positivi 129 immigrati. Un numero impressionante, considerando che sono stati effettuati 315 tamponi in totale: 293 sugli immigrati e 22 sugli operatori del centro di accoglienza in questione. Dunque quasi la metà degli ospiti è risultata positiva al Covid. A renderlo noto è stata l’Ulss 2, spiegando che i 129 contagiati sono tutti asintomatici e sono stati immediatamente isolati all’interno della struttura. Una quarantena opportunamente estesa anche ai negativi. Poi, tra una settimana, operatori e immigrati verranno di nuovo sottoposti al test.

Sindaco infuriato: “Il Governo non ascolta, il centro va chiuso”

Intanto però il sindaco di Treviso, Mario Conte, è letteralmente infuriato e ha chiesto che lo Stato paghi i danni: “Il nuovo focolaio all’interno della struttura genera un danno incalcolabile, anche in termini di immagine, al nostro territorio del quale lo stato dovrà rendere conto”. Il primo cittadino leghista punta il dito in particolare contro il governo: “Ci stavamo riprendendo, il turismo stava nuovamente vedendo la luce dopo una primavera terribile e con questa batosta ci ritroviamo a terra, dopo che il Governo non ha mai ascoltato la nostra richiesta di chiudere la Caserma. A dirle il vero, stiamo ancora aspettando che il Ministro dell’Interno Lamorgese venga a vedere con i suoi occhi la situazione dopo la nota rivolta dello scorso giugno. Sono arrabbiato perché ora ci troviamo a fronteggiare una nuova emergenza. E la colpa non è dei nostri cittadini”.

Zaia: “Pieni poteri alle Regioni”

Mentre il governatore del Veneto, Luca Zaia, invoca “i pieni poteri alle Regioni che hanno dimostrato di poter gestire l’emergenza meglio di chiunque altro” e perché “le regioni hanno sviluppato una grande competenza”, dunque “al governo dovrebbe spettare un ruolo di coordinamento”. Relativamente al focolaio nel centro di accoglienza di Treviso, il governatore leghista ha fatto sapere che verrà monitorato e isolato “come abbiamo sempre fatto con tutti”. Ma “sul fronte immigrazione, visti i continui sbarchi a Lampedusa – ha specificato Zaia – sottolineiamo che la Regione Veneto non è disponibile ad accogliere immigrati a meno che non siano persone che scappano da guerre e morte, che vanno salvate senza se e senza ma”.

Alessandro Della Guglia

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