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L’Ue riapre i confini a 15 Paesi: c’è anche la Cina. Russia e Usa esclusi

by Alessandro Della Guglia
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Ue, aeroporto

Roma, 30 giu – L’Unione europea ha deciso, dopo diversi giorni di accese discussioni, di riaprire le frontiere a 15 nazioni terze dal 1 luglio. Tra queste c’è la Cina, per quanto si chieda al governo di Pechino di garantire la reciprocità. In parole povere l’Europa ha riaperto alla Cina ma la Cina non ha ancora ufficialmente riaperto all’Europa, condizione quest’ultima considerata necessaria per il via libera al ritorno di cittadini cinesi. Dall’elenco delle 15 nazioni che hanno ricevuto il semaforo verde Ue, colpisce (ma non stupisce) l’assenza degli Stati Uniti. Confini dunque ancora sbarrati agli americani, a causa della situazione epidemiologica Usa considerata non ancora rassicurante.

Fuori dalla lista anche i cittadini di Brasile, Russia, India, Turchia e Israele.
Gli altri 14 Stati che hanno ricevuto il via libera dall’Ue sono questi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay e la Cina. Mentre i residenti di Andorra, Monaco, San Marino e Vaticano, stando alla raccomandazione del Consiglio, vengono considerati residenti nell’Ue quindi non subiscono restrizioni. I cittadini del Regno Unito non sono mai stati interessanti dalla restrizioni Ue.

In ogni caso l’apertura Ue non è vincolante. Gli Stati membri possono difatti, autonomamente, decidere di eliminare progressivamente le restrizioni di viaggio nei confronti dei cittadini dei Paesi elencati. Ma allo stesso tempo uno Stato membro non dovrebbe decidere di escludere dal semaforo verde uno di questi Paesi. Il condizionale è comunque significativo, perché di fatto se vorrà potrà evidentemente farlo lo stesso. A maggior ragione se la situazione di uno di questi Paesi dovesse peggiorare.

Quali criteri ha adottato l’Ue?

Quali sono i criteri adottati dall’Unione europea per la riapertura delle frontiere? Due su tutti: situazione epidemiologica e misure di contenimento adottate dai Paesi presi in esame. Nel primo caso, stando alle valutazioni Ue, le nazioni che hanno ottenuto il via libera avrebbero un numero di nuovi casi di coronavirus negli ultimi 14 giorni vicino o inferiore alla media Ue; hanno una tendenza stabile o decrescente dei nuovi positivi sempre relativamente agli ultimi 14 giorni e garantiscono un’adeguata affidabilità delle informazioni riguardo a sorveglianza, tracciabilità, contenimento, trattamento e comunicazione.

Coldiretti: “Esclusi milioni di turisti”

La decisione Ue di escludere i cittadini russi e americani, non è propriamente piaciuta a Coldiretti. “La perdita dei turisti statunitensi – afferma Coldiretti – è particolarmente pesante perché hanno un budget elevato con una spesa estiva complessiva di 1,8 miliardi in Italia, pari a quasi 1/3 (29%) del totale della spesa totale dei cittadini extracomunitari nella Penisola durante i mesi di luglio, agosto e settembre”.

“Le mete privilegiate sono le città d’arte che risentiranno più notevolmente della loro mancanza ma – specifica la nota dell’associazione – gli americani prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza. Gli effetti si faranno sentire anche dal venir meno della leva positiva del turismo sulle esportazioni nazionali con i turisti che al ritorno in patria cercano sugli scaffali i prodotti gustati durante il viaggio”. Ma ad essere “esclusi dalla lista che rappresenta una raccomandazione per gli Stati membri – dice ancora Coldiretti – sono anche i quattrocentomila turisti estivi nel Belpaese provenienti dalla Russia”.

Alessandro Della Guglia

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2 comments

Cesare 30 Giugno 2020 - 8:30

Fuori subito da questa gabbia UE con burocrati stranieri pagati anche da noi che stabiliscono chi deve entrare nel nostro paese!!Ed è tutta politica dei burattinai banchieri globalisti proprietari della BCE privata che guarda caso penalizzano le 2 grandi nazioni sovraniste USA e Russia con Trump e Putin.Agli usurai della dittatura finanziaria piace la Cina, paese illiberale dove l’individuo è sottoposto a voti basati sul comportamento che vuole la dittatura comunista e dove l’individualita’ è cancellata.Tramite la dittatura economica e sanitaria ci vogliono rendere degli schiavi senza identità da abusare sin da bambini e da manovrare a piacere.E’ ora che questi vengano ben individuati dal popolo italiano e processati per attentato alla nostra costituzione ed ai nostri diritti di cittadini

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Franz 1 Luglio 2020 - 6:21

Dio faccia che venga rieletto Trump e che faccia pulizia di tutto il letame globalista

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