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Vi spieghiamo perché la Raggi ha mentito alle famiglie in lacrime di “Mi Manda Rai Tre”

by Davide Di Stefano
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Raggi mi manda rai treRoma, 23 dic – Il video è diventato virale in poco tempo, superando le 25 mila condivisioni e raggiungendo quasi un milione di visualizzazioni in poco più di un giorno. E’ una scena alla “C’è posta per te”, andata in onda su “Mi Manda Rai Tre” martedì sera. L’abbraccio tra Genny e Antonio, ai quali la “sindaca” di Roma Virginia Raggi avrebbe “concesso” una casa viene così descritto dalal pagina Facebook “Orgoglio 5 Stelle”: “GESTO STREPITOSO DELLA RAGGI. SCOPPIANO TUTTI IN LACRIME IN DIRETTA. La Giunta di Virginia Raggi fa sospendere lo sfratto per 300 famiglie che avrebbero potuto perdere la propria casa e hanno così ritrovato il sorriso grazie a Virginia Raggi. MASSIMA CONDIVISIONE!!”.

(Questo è il video in questione)

https://www.youtube.com/watch?v=tJBifFjl2K0&feature=youtu.be

Peccato però che la dichiarazione dell’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, oltre a scatenare la commozione in studio, non risolva in realtà un bel niente. Facciamo un piccolo passo indietro. Nel corso della puntata di “Mi Manda Rai Tre” di martedì 20 dicembre, si racconta la vicenda che riguarda circa 300 famiglie, che nel novembre scorso si sono viste recapitare una lettera dal Comune di Roma in cui gli si intimava di abbandonare la casa entro pochi giorni. Si tratta di famiglie legittime assegnatarie della casa popolare, assegnatagli circa 9 anni fa. Perché dunque il Comune di Roma ora vuole sbatterli fuori? Semplice, perché secondo la magistratura, alcuni dirigenti e funzionari che all’epoca si occuparono delle assegnazioni, commisero abuso d’ufficio. Quindi, in nome della legalità, 300 famiglie in grave difficoltà andrebbero buttate fuori perché dieci anni fa chi gli assegnò casa commise degli errori. Intimandogli, oltre lo sfratto, anche il pagamento di decine di migliaia di euro di risarcimento per “l’occupazione abusiva dello stabile”. Una vicenda incredibile, che Salvo Sottile in studio racconta attraverso le storie di Genny, una madre di 4 figli che abita a Tor Bella Monaca, Antonio Belfiore, un anziano che viveva sotto i ponti, e Laura, una settantunenne del Casilino con il figlio disabile.

In trasmissione si assiste ad un vero e proprio processo al Comune di Roma e alla Giunta di Virginia Raggi. Si mostra anche un video in cui un inviato con telecamera nascosta si reca insieme ad una delle famiglie all’ufficio delle Politiche Abitative di Roma all’Eur, dove non vengono nemmeno ricevuti e il funzionario sulla porta gli dice chiaramente: “Non dormite sonni tranquilli, rivolgetevi al vostro legale”. Le famiglie spiegano come la giunta a 5 Stelle di Roma non li abbia MAI ricevuti, un avvocato in studio spiega bene un cocnetto: “Qui si parla sempre di legalità, ma la legalità non può essere usata come una clava contro i più deboli”. Un vero e proprio “cappottone”, come si dice a Roma, contro la giunta Raggi e così, caso strano, l’assessore al Bilancio Mazzillo (che si occupa anche dell’emergenza abitativa visto che non esiste un assessore alla Casa), che per più di un mese ha pensato bene di non rispondere alle famiglie che stanno subendo questo abuso, ci impiega meno di mezzora a far arrivare una lettera all’inviata di Rai Tre (il potere dei media, verrebbe da dire).

La lettera recita testualmente: “L’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo fa sapere ai cittadini in studio, che l’amministrazione comunale darà mandato agli uffici di sospendere gli sgomberi delle abitazioni in questione, in attesa di un riaggiornamento delle graduatorie. Se risulterà che gli attuali inquilini hanno diritto ad alloggio popolare, verrà garantita l’assistenza abitativa di cui hanno bisgono. In ogni caso assicuriamo la massima tutela a quei nuclei con disabili, anziani e minori. L’assessore vi vuole incontrare personalmente“. Parole che bastano alle due famiglie in studio per commuoversi e abbracciarsi. E si capisce, data la situazione disperata e il muro che finora questa giunta aveva eretto (la breccia è stata aperta solo grazie alla tv). La realtà però è che alle belle parole finora non è seguita nessuna delibera, nessun documento scritto che prevede il blocco di questi sfratti.Inoltre bisogna saper leggere bene tra le righe, perché la questione del rispetto delle graduatorie è ingannevole: tanto per dirne una, Emmanuel Mariani, il padre della figlia disabile al cento per cento e che rischia anche lui di finire in mezzo a una strada (è una delle 300 famiglie in questione), non avrebbe i requisiti per l’assegnazione della casa popolare secondo i canoni attuali.

“Per me questa è solo propaganda“, spiega Emmanuel Mariani al Primato Nazionale, “non ho nessun foglio scritto che certifichi il blocco del mio sfratto, mi sembra tanto una mossa solo di propaganda. E’ solo una proroga verbale, magari domani Mazzillo cade come assessore e siamo di nuovo daccapo. Io al momento ho solo la lettera che mi hanno mandato dove dicono che io, mia moglie e mia figlia dobbiamo abbandonare l’abitazione assegnataci regolarmente quasi dieci anni fa. Con questa dichiarazione televisiva non ci facciamo nulla“. Questa in sintesi la vicenda, che Mariani spiega perfettamente. Il Comune di Roma in nome della legalità sta colpendo anche le famiglie in grave difficoltà a Roma, un processo inesorabile che sembra fermarsi solo di fronte alle telecamere. Se non ci sono quelle si procede come un carro armato, come dimostra il caso di via del Colosseo e lo sgombero della famiglia di Massimo Ruga e del suo figlio con disabilità di 11 anni, o la signora Laura Preda anziana diabetica e con problemi cardiaci. Questa è la realtà dei fatti romana, ma nell’epoca dei social network è più facile estrapolare 40 secondi di filmato che non vogliono dire nulla, facendo passare il sindaco Raggi come una sorta di Babbo Natale. Quando, se proprio dovessimo piegarci a questa logica social semplificata, le si addice senza dubbio molto di più il Grinch.

Davide Di Stefano

 

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3 comments

Andres Marzio Molise 27 Dicembre 2016 - 1:19

Hanno gia levato il video mi perdero la zecca Raggi che piange. Era l’altro giorno abbracciata a degli ebrei signori sia chiara una cosa: Piu piangono piu fanno schifo. La lista di merde sarebbe infinita non la posso nricordare da nonnino Napolitano alla Fornero a Marino la lesbica e’ una lista interminabile piangono tutti sti maiali ma attenzione che questa lacrimuccia di commozione (ad hoc) non ha nulla a che vedere con le lacrime che sgorgano da un animo umano quelle incontrollabili “veramente” e che denotano una reale sofferenza interiore. Non facciamo confusione. Queste lacrimuccie rapresenterebbero eventualmente solo la debolezza di un animino fragile e femminile un animino instabile che mal e’ riposto in persone delle istituzioni. Ho usato il condizionale perche e’ evidente come altro non siano che luride pagliaciate signori non siamo piu dei bambini che ci facciamo prendere per il culo dal gioco delle tre carte.

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Andres Marzio Molise 27 Dicembre 2016 - 5:28

Mi scuso e correggo avevo capito che la ragi aveva pianto

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Anonimo 28 Dicembre 2016 - 10:57

Sono Claudio, invalido al100% dal 2002, attualmente mi sono sottoposto al trapianto del midollo osseo , sono in day hospital Al Gemelli di Roma. Mi è arrivata la lettera dal comune di Roma di sfratto di illegittimità come tante altre famiglie. Ci siamo rivolti a un avvocato Ma siamo tremendamente preoccupati non abbiamo commesso nessuna irregolarità. Grazie

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