Roma, 24 gen – Allarme rientrato in Italia sul fronte del virus cinese. I primi riscontri farebbero escludere che la donna di Bari ricoverata in ospedale – una cantante che è stata in Cina e anche a Wuhan per un tour – possa essere stata contagiata dal nuovo coronavirus cinese. Il personale sanitario infatti avrebbe individuato un’altra patologia. La donna era arrivata al pronto soccorso con sintomi apparentemente influenzali, febbre e tosse. Le analisi sono ancora in corso e i campioni sono stati inviati all’Istituto Spallanzani di Roma per la conferma definitiva.
Oms: “Nessuna emergenza internazionale”
Non ci sono i presupposti per dichiarare l’emergenza internazionale. Cosi’ l’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) al termine della riunione del comitato. “Sappiamo che esiste una trasmissione da uomo a uomo in Cina, ma per ora sembra limitata a gruppi familiari e operatori sanitari. Al momento, non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo al di fuori della Cina. Ciò non significa che non accadrà”, ha detto a Ginevra il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus al termine di una nuova riunione del Comitato d’emergenza.
Nessun caso sospetto accertato in Francia
Il ministro della Salute francese, Agnes Buzyn, smentisce le notizie di contagio e dichiara che “nessun caso sospetto” è stato al momento accertato in Francia. “Due casi sono stati esaminati – ha precisato la ministra parlando con i giornalisti – ma si sono rivelati negativi”. In Scozia invece Skynews segnala quattro casi sospetti. Si tratta anche qui di quattro cittadini cinesi, tutti provenienti da Wuhan, epicentro dell’epidemia. Gli esami medici sono ancora in corso. E intanto gli Stati Uniti alzano il livello di allerta e invitano i cittadini americani ad evitare i viaggi in Cina.
In Cina i contagi accertati salgono a 616, le vittime sono 26
Le vittime del coronavirus in Cina sono salite a 26 mentre i casi di contagio sono 616, riporta Sky News citando le autorità locali. La Cina registra il primo decesso causato dal coronavirus in un’area al di fuori dell’epicentro di Wuhan. Intanto a Fiumicino ieri sono transitati in un “canale sanitario” dedicato, lontano dalle aree di transito degli altri passeggeri in arrivo, i 202 viaggiatori provenienti dalla città cinese di Wuhan, epicentro del coronavirus. A loro sono state applicate per la prima volta le procedure disposte dalle autorità dopo la diffusione del contagio. “I controlli sanitari predisposti dal ministero della Salute all’aeroporto di Fiumicino sui 202 passeggeri e l’equipaggio hanno dato tutti esito negativo. Stanno tutti bene”, ha riferito nello scalo romano Carlo Racani, direttore sanitario di Aeroporti di Roma.
Riunita la task force del ministero della Salute
Si è riunita la task force sul coronavirus al ministero della Salute. “I controlli negli aeroporti – si legge in una nota – procedono regolarmente“. “Siamo – sottolinea il ministro Speranza – in stretto contatto con tutte le istituzioni internazionali. Ho sentito – conclude Speranza – più volte personalmente la commissaria europea Stella Kyriakides che sta coordinando le misure a livello comunitario”.
Terza città cinese in quarantena, chiusa la Città Proibita
Dopo Wuhan e Huanggang, anche in un’altra città nella regione cinese dello Hubei, focolaio del coronavirus, sono scattate misure di sicurezza per evitare lo spostamento delle persone e la possibilità di diffusione del coronavirus. A Ezhou, cittadina da 1,1 milioni di abitanti, le autorità hanno deciso di bloccare “temporaneamente” il traffico dei treni. E le autorità cinesi hanno chiuso la Città Proibita di Pechino a causa dei timori per il coronavirus.
Primo caso di contagio a Singapore
Intanto si registra un primo caso di coronavirus a Singapore, riferiscono i media locali, che citano il ministro della Salute, secondo quanto riporta Bloomberg. Il caso, riferisce lo Straits Time, riguarda un uomo di 66 anni di Wuhan, arrivato a Singapore il 20 gennaio scorso. Il figlio di 37 anni è trattato in ospedale come caso sospetto mentre i suoi compagni di viaggio sono in quarantena. Un’altra donna di 53 anni, anche lei cinese, è risultata positiva ai test preliminari, ancora in attesa di conferma. A Macao è stato accertato un secondo caso di coronavirus, un uomo di 66 anni arrivato mercoledì dalla città di Wuhan. La regione semi-autonoma di Macao, l’unica area in tutta la Cina in cui è consentito il gioco d’azzardo, attira ogni anno milioni di turisti dalla Cina continentale. La città di Pechino e Macao hanno cancellato tutte le festività legate al Capodanno cinese.
Il virus trasmesso dai serpenti
Il virus 2019-nCoV è arrivato all’uomo dai serpenti: sarebbero questi gli animali nei quali il virus, trasmesso dai pipistrelli, si sarebbe ricombinato e poi passato all’uomo. Lo indica l’analisi genetica pubblicata sul Journal of Medical Virology da Wei Ji, Wei Wang, Xiaofang Zhao, Junjie Zai, e Xingguang Li, delle università di Pechino e Guangxi. La ricerca è stata condotta su campioni del virus provenienti da diverse località della Cina e da diverse specie ospiti.
Ludovica Colli