La bozza dell’accordo prevede l’estensione dell’attuale piano di aiuti finanziari per altri quattro mesi. Nel frattempo, l’esecutivo di Tsipras dovrà sottoporre all’Unione Europea una serie di misure che andranno a modificare quelle del “Memorandum” in vigore da quando, nel 2012, fu varato il primo salvataggio del paese ellenico.
Ancora non si conosce nel dettaglio cosa il governo andrà a fare nel concreto: le prime indiscrezioni parlando di nuove leggi sul lavoro, la ripresa delle privatizzazioni e altri interventi, per ora molto generici, su evasione e corruzione. Quel che è sicuro è invece che le riforme che la Grecia dovrà attuare saranno comunque soggette al vaglio di Ue, Bce e Fondo monetario. Tanto che alcune indicazioni di massima sarebbero già arrivate da parte dell’Ocse, che assumerebbe così il ruolo di mediatore fra Atene e la ex Troika.
Dal lato invece degli impegni fiscali, con il superamento del Memorandum firmato da Papandreu -e dal quale il successivo governo Samaras non si era distaccato- la Grecia non dovrà subire gli automatismi dell’aumento dell’Iva e di ulteriori tagli che sarebbero scattati a fine febbraio. Questo perché Atene ha chiesto di poter trattare sugli avanzi primari (saldo fra entrate e uscite dell’erario al netto degli interessi sul debito pubblico) di quest’anno e del prossimo, giudicati eccessivi, nonché incompatibili con le promesse elettorali sulle quali Syriza ha fondato il suo successo.
La partita non è ancora chiusa, visto che l’estensione a termine concessa serve solo per guadagnare margine e addivenire così ad un accordo più ampio. “Il lavoro sull’estensione del programma greco può continuare. È importante che la Grecia onori i suoi impegni e presenti una lista completa di riforme”, ha infatti affermatoil vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. Non è la fine dell’austerità, come trionfalmente annunciato da Tsipras, ma solo un altro modo per tenere il paese ancora sotto stretta osservazione.
Filippo Burla
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.
[…] e della sinistra ellenica, non usa mezzi termini per condannare le politiche del nuovo leader. L’accordo con l’Eurogruppo raggiunto da Tsipras indigna Glezos che rincara la dose parlando di un vero e proprio “tradimento delle promesse fatte […]
[…] 24 feb – Dopo l’accordo raggiunto, la Grecia ha consegnato all’Eurogruppo il primo piano di riforme necessario per ottenere la […]
[…] nei prossimi mesi. La lista oggetto del contendere contiene dettagli importanti sui generici impegni presi lo scorso fine febbraio in merito a riforme del lavoro, privatizzazioni, liberalizzazioni. L’accordo aveva lasciato […]