Roma, 15 lug – Inarrestabile l’ascesa del debito pubblico italiano. Secondo i dati diffusi da Banca d’Italia nel Supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato solo a maggio di 23,4 miliardi a 2.218,2 miliardi di euro. Secondo l’istituto di via Nazionale, l’incremento del debito è stato superiore al fabbisogno del mese per un totale di 4,3 miliardi di euro. Le cause sono da imputarsi principalmente all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (+ 17,8 miliardi). Complessivamente la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, il deprezzamento dell’euro e l’emissione di titoli sopra la pari hanno accresciuto il debito per 1,3 miliardi.
Il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 22,9 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali di 0,5 miliardi. Invariato il debito degli Enti di previdenza.
Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a maggio a 31 miliardi, stabili rispetto allo stesso mese del 2014. Nei primi cinque mesi del 2015, invece, le entrate tributarie, complessivamente pari a 146,2 miliardi, hanno registrato un lieve aumento su quelle relative allo stesso periodo dell’anno precedente (145,4 miliardi).
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