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Nuovo anno, vecchie tasse

by Filippo Burla
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birreRoma, 1 gen – All’ultimo minuto escono le sempreverdi accise sulla benzina. Che rientrano però, indirettamente, sotto forma di nuove imposte che danno fondo alla fantasia. Ecco le novità che attendono gli italiani con l’inizio del 2015.

Carburanti
L’aumento delle accise su benzina e gasolio era previsto da una clausola di salvaguardia elaborata dal governo Letta, nel caso non si fossero reperiti i quasi 700 milioni a copertura delle limature sull’Imu. La tagliola fiscale è stata sterilizzata dal consiglio dei ministri del 24 dicembre, scongiurando il ritocco all’insù dei prezzi al distributore. Questo però senza trovare le risorse necessarie alla copertura, per cui gli aumenti sono al momento solo rinviati a data da destinarsi.

Autostrade
Come ad ogni giro di boa, allo scoccare della mezzanotte sarà l’ora dei nuovi pedaggi. Come già anticipato gli aumenti riguarderanno un elevato numero di tratte, con rincari medi del 4%.

Sigarette e birra
La novità destinata a far più discutere è quella sui prodotti del tabacco e assimilati e sugli alcolici. Gli aumenti riguardano sia le classiche “bionde” che le sigarette elettroniche. Più amaro invece il sorso da digerire per gli amanti delle bevande a contenuto alcolico, che dovranno sopportare il terzo aumento degli ultimi 15 mesi. In particolare, per quanto riguarda la birra, da oggi per ogni euro speso le casse dell’erario brinderanno intascando 45 centesimi.

Liberi professionisti
Nota dolente della legge di stabilità, nonostante le rassicurazioni del premier Renzi prende il via anche il salasso in carico alle partite Iva. Contributi Inps in crescita progressiva dal 29 al 33%, ridefinizione delle soglie per il regime “dei minimi” e tassazione per questi ultimi che passa dal 5 al 15% si tradurrà, salvo correzioni dell’ultimo minuto, in un salasso per i lavoratori autonomi.

Luce e gas
L’unica nota positiva riguarda i risparmi in bolletta. A seguito della discesa nel prezzo delle materie prime (petrolio in particolare) e soprattutto della diminuzione dei consumi (-2,5% di domanda elettrica nel 2014 rispetto al 2013), l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha varato la revisione periodica delle tariffe. Meno 3% per l’elettricità e un più modesto e contenuto 0.3% per il gas naturale.

Filippo Burla

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