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Caro bollette, aumenti doppi rispetto alla Francia (che ha il nucleare). Stangata di 1.700 euro a famiglia

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 15 feb – Il caro bollette ci costa caro, troppo – anche per colpa del governo e di politiche energetiche scellerate – con aumenti doppi rispetto alla Francia (che ha il nucleare): una stangata di oltre 1.700 euro a famiglia. A lanciare l’allarme è Federconsumatori: “Il rincaro delle bollette che si abbatte sulle famiglie più deboli ammonta, secondo i nostri calcoli, a oltre 1.700 euro”. Così il presidente di Federconsumatori, Michele Carrus. “E’ una cifra impressionante e si aggiunge al fatto che acquistare mascherine e fare tamponi per una famiglia media significa altri 80-100 euro al mese”.

Caro bollette, rincari doppi rispetto alla Francia (che ha il nucleare)

Il caro energia – acuito anche dalla crisi Russia-Ucraina – sta colpendo pesantemente le imprese italiane del commercio, della ristorazione, della ricettività e dei trasporti con effetti maggiori rispetto ad altri Paesi. Per l’elettricità, infatti, alberghi, bar, ristoranti e negozi pagheranno quest’anno una bolletta quasi doppia rispetto alla Francia e tra il 15 e il 20% in più della Germania. I numeri sono di Confcommercio che, in collaborazione con Nomisma Energia, ha elaborato l’impatto del caro energia nel 2022 sulle imprese del terziario di mercato. Secondo l’analisi per esempio per gli autotrasportatori pesa il raddoppio del costo del metano per autotrazione e una maggiore spesa annua per il gasolio di circa 10mila euro per ciascun mezzo pesante. Un impatto inevitabile anche sui consumi, visto che le merci in Italia viaggiano su gomma.

Confcommercio: “Subito misure strutturali”

Ecco perché Confcommercio chiede quindi con urgenza misure strutturali (e non misure tampone, peraltro insufficienti). “Dalla riduzione della dipendenza dalle forniture estere alla riforma della struttura della bolletta elettrica, anche affrontando il nodo degli oneri generali di sistema. Ma servono anche interventi sulla fiscalità energetica a favore delle imprese del terziario di mercato, come la riduzione dal 22% al 10% dell’ aliquota Iva sulle bollette elettriche – allineandola così a quella già prevista per gli altri settori produttivi e per le famiglie – e del peso di accise ed Iva sui carburanti e va anche attentamente valutato l’impatto del pacchetto europeo ‘Fit for 55’ in termini di costi di transizione”.

“L’Italia paga il conto più alto”

Secondo il rapporto, l’Italia, purtroppo, è la nazione che è messa peggio, non solo per la maggiore esposizione ai mercati internazionali, in particolare a quelli che hanno registrato un'”esplosione” dei prezzi del gas. Ma soprattutto – sostiene Confcommercio – perché il governo italiano, a differenza di altri Paesi, ha pochi strumenti per potere intervenire in quanto le sue azioni finiscono per scaricarsi su un debito pubblico già molto alto”.

Caro benzina, allarme gestori: “Costretti a interrompere servizio notturno”

Il caro energia ha fatto schizzare benzina e diesel sopra i due euro al litro: un record mai visto prima. I rincari non colpiscono soltanto i consumatori ma anche i gestori. “Bollette in aumento, incassi fermi, clientela in calo: è la tempesta perfetta che stanno vivendo i benzinai da quando il prezzo dell’energia è salito alle stelle”. A lanciare l’allarme è la Faib-Confesercenti, la federazione dei gestori. L’aumento medio delle bollette è del 135%: in un anno sarebbero 10mila euro in più per ciascun un impianto. I benzinai minacciano la chiusura notturna dei self service. Il margine di guadagno per i gestori è fisso, a prescindere dai rincari. In un quadro simile diventa insostenibile l’obbligo delle aperture notturne. “Illuminare i piazzali di notte è uno dei nostri costi più significativi – spiega la Faib -. Eppure non possiamo non tenere aperto, sia per ragioni di sicurezza (rifornimenti in emergenza, come ad esempio per le ambulanze, che fanno benissimo a protestare per l’ aumento dei loro costi), sia per i self service. Ma gli incassi non
coprono neppure le spese: lavoriamo in perdita. Saremo costretti a interrompere il servizio notturno
“.

Il governo per ora annuncia misure-tampone (ma senza scostamenti di bilancio, quindi insufficienti). E nella maggioranza si registra la Lega che chiede di più e chiede il nucleare e il solito M5S contrario. Intanto l’emergenza caro bollette è diventata insostenibile.

Adolfo Spezzaferro

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3 comments

Manlio Amelio 16 Febbraio 2022 - 3:23

Il Ritorno di Bandiera Rossa e L’Economia Calmierata…
C’è di peggio!… oppure il peggio deve ancora arrivare?…
Anzi è arrivato e se ne vedono i primi evidenti segnali… di cosa sto parlando?… ma ovvio!… Del:

” Il Governo dei Migliori”… Incapaci !…

Prezzi Calmierati dei Tamponi… Compensi Calmierati degli Artisti… Domani Vi annuncio Prezzi Calmierati dei Prodotti Energetici !… ah ah… Pseudo-Neo-Liberismo?…
Oppure in realtà: Il Ritorno di Bandiera Rossa…

Analizzando il Fascicolo completo al Testo DDL 2318
Leggere per credere…Avevo scritto questo pezzo anarchico il 28 novembre 2021

Ora dovrei correggere e “Scancellare” dal titolo le parole: “dell’Arte”

https://telegra.ph/Les-Beaux-Arts-e-LEconomia-Calmierata-dellArte-11-28
By Manlio Amelio

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Caro bollette, ecco perché serve lo scostamento di bilancio: meglio il debito buono che le imprese chiuse 17 Febbraio 2022 - 3:20

[…] Caro bollette, aumenti doppi rispetto alla Francia (che ha il nucleare)…. […]

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Caro bollette, ecco perché serve lo scostamento di bilancio: meglio il debito buono che le imprese chiuse - 17 Febbraio 2022 - 3:32

[…] 17 feb – Contro il caro energia e il caro bollette che ne consegue servono interventi strutturali e nel frattempo uno scostamento bilancio. Perché le […]

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