L’inizio del 2016 non pare che voglia invertire la rotta. Secondo l’Istat, infatti, nel primo trimestre registreremo la stessa performance dei tre mesi appena trascorsi: un misero +0.1%. Sono solo stime previsionali, ma visto l’ordine di grandezza del valore è difficile che possano intervenire variazioni significative. Certo il quadro internazionale continua a non essere d’aiuto, ma d’altra parte i corsi del petrolio sono ancora abbastanza bassi da rappresentare un discreto carburante per l’economia. Carburante che però non siamo in grado di sfruttare, visto che restiamo bloccati al palo di una ripresa (e non crescita) che sembra assomigliare più al concetto di stagnazione.
Filippo Burla
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