Roma, 9 apr – L’Eurogruppo, la formazione informale del consiglio dell’Unione Europea che raccoglie i ministri delle Finanze dell’area euro, ha trovato l’accordo attorno al pacchetto di misure economiche per contrastare l’epidemia di coronavirus. Una quadra che arriva a due giorni di distanza dalla prima riunione, chiusasi nella tarda serata del 7 aprile con un nulla di fatto, e dopo una serie di aggiornamenti nell’ordine dei lavori che, nella giornata di oggi, hanno fatto slittare l’incontro dalle 17 previste fino alle 21.

Eurogruppo: gli eurobond non ci sono, il Mes sì

Alla base dei continui rinvii si colloca(va)no le rimostranze dell’Italia – inizialmente anche della Spagna, con la Francia a tentare di mediare – sul ricorso al Mes. Dall’altro lato della barricata Olanda e Germania: la prima a ritenere che l’utilizzo del Meccanismo fosse imprescindibile, mentre la seconda non ne faceva una questione di principio ma si opponeva comunque a qualsiasi ipotesi di mutualizzazione del debito, come ad esempio gli eurobond proposti in varie salse da Parigi.

Il risultato – la bozza di accordo che verrà ora sottoposta al tavolo del Consiglio Ue – è stata una soluzione di compromesso sulla quale, tuttavia, a vincere è la linea del rigore di Amsterdam e Berlino. Se da un lato troviamo così il via libera al Sure, il sedicente programma comunitario di contrasto alla disoccupazione che si traduce nell’ennesimo prestito capestro, ad uscire pienamente sconfitta è la posizione che il governo italiano, rappresentato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, aveva portato avanti fino ad oggi.

L’ipotesi di lavoro che Palazzo Chigi e via XX Settembre avevano messo sul tavolo dell’Eurogruppo era chiara: no al Mes, sì agli Eurobond. Ne è uscito l’esatto opposto: ogni tentativo di mettere in comune il debito dell’eurozona (anche solo quello futuro, opzione comunque non necessariamente desiderabile) è miseramente naufragato, mentre alla fine il Meccanismo europeo di stabilità l’ha spuntata.

Soldi (in prestito) solo per la sanità

Cacciato fuori dalla porta dell’Eurogruppo, il Mes è così rientrato dalla finestra. Si potrà ricorrere ai suoi fondi, senza condizionalità, esclusivamente per finanziare le spese sanitarie legate all’epidemia (e qui sorge la prima criticità: chi deciderà quali sono? Se la risposta è il Mes stesso, iniziano da subito i problemi) ma solo fino a quando l’emergenza non sarà rientrata. Da quel momento in avanti i paletti ritorneranno esattamente come prima, mentre per tutte le altre misure – ivi incluso ad esempio il sostegno alla attività produttive – le condizionalità restano a prescindere dall’evoluzione della situazione sanitaria. L’economia reale, che ha bisogno come non mai di una poderosa iniezione di liquidità, resta insomma esclusa. A meno di non accettare il cappio al collo del Meccanismo, s’intende.

Fanno sorridere le cifre in ballo: 260 miliardi, meno del 2% del Pil dell’eurozona. Di questi, si parla di meno di 40 miliardi che potranno essere richiesti dall’Italia: un’elemosina dell’Eurogruppo a fronte della quale Gualtieri ci consegna – senza peraltro alcuna necessità stringente, visto che il Mes trova la sua ragion d’essere solo qualora uno Stato si ritrovi senza accesso ai mercati: noi non lo siamo – nelle mani di uno strumento i cui risultati li abbiamo già potuto apprezzare nella vicenda della crisi ellenica: da oggi in avanti dire “faremo la fine della Grecia” non sarà più un’iperbole.

Filippo Burla

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13 Commenti

  1. Alla fine con la scusa dell’epidemia ci sono arrivati….a farsi prestare a strozzo i nostri soldi dal mes …

  2. Forse tutto il teatrino di Conte e Gualtieri serviva solo a prendere tempo su una decisione già presa senza il parere del popolo italiano e cioè del parlamento.Con il mes l’Italia sarà sotto controllo totale da parte della dittatura finanziaria che crea a costo zero ed in via privata il denaro con cui sottomette e compra le nazioni.La cosa assurda è che bastava fare comperare alla BCE ben 170 miliardi di bot come era previsto senza dover elemosinare a questi stranieri insignificanti non eletti da nessun Italiano.
    Come è noto il mes prevede che i titoli di stato siano considerati non esenti da rischio(sebbene garantisce uno stato!!) e quindi perderanno circa un 20% del loro valore mettendo in difficolta’ lo stato.L’ ABI ha già informato che le banche non potranno piu’ comperare i bot!!Tutto questo mentre i derivati tossici presenti in grandi quantità nelle banche tedesche non subiranno tale taglio!!
    I membri del mes,società privata lussemburghese, non sono sottoposti alle legge di qualsiasi stato!! Ma sopratutto chideranno di svendere porti, aeroporti,spiagge, demanio , palazzi, musei ed opere d’arte ed altro oltre a ridurre ancora pensioni,diritti etc. per favorire gli usurai.Nel frattempo gli olandesi, lussemburghesi e altri continueranno a fungere da paradisi fiscali e levarci le tasse dei profitti generati dalle imprese in Italia.
    L’Italia ha quasi sempre avuto governanti proni allo straniero, ma qui con il governo di minoranza nel paese pd-m5s si è passato ogni limite

  3. …..
    i cittadini vi hanno avvertito in ogni modo:
    vi avevamo detto,che non abbiamo più pazienza.
    non ci avete voluto ascoltare?
    bene.
    AL PROSSIMO GOVERNO,
    L’ITALIA
    uscirà dall’europa.

    e NON AVRETE, dei vicini amichevoli:
    questo avete voluto,e questo avrete…
    GODETEVELO.

  4. #DisobbedienzaCivile.
    #SottoPalazzoChigi.
    Mascherina, un metro di distanza, sotto Palazzo Chigi. Da tutta Italia, sfidando denunce. Avrebbe risalto internazionale.

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