Roma, 7 set – Il velivolo Euro Fighter, prodotto dall’ omonimo consorzio in cui partecipa Alenia Aermacchi, sta suscitando sempre più l’interesse di molte nazioni arrivando anche a coprire ruoli che prima si ritenevano quasi di esclusiva dell’F-35.
Questo è il dato che emerge dal recente Salone internazionale dell’aeronautica tenutosi nell’ormai famoso Royal Aircraft establishment di Farnborough, non lontano da Londra.
“All’edizione di quest’anno abbiamo presentato il nuovo radar, abbiamo annunciato il raggiungimento delle 250 mila ore di volo per la flotta mondiale dei “Typhoon” ed abbiamo firmato un importante contratto che riguarda l’armamento” ha affermato Alberto Gutierrez, a.d. di Eurofighter, commentando il successo del velivolo al salone.
E’ proprio grazie alle recenti modifiche inserite nella P2E Enhancement Package che il velivolo ha risvegliato l’interesse ricevendo Request of information e Request of Proposal praticamente in tutte le gare riguardanti velivoli da combattimento.
L’inserimento del nuovo radar Captor-E, munito della nuovissima antenna AESA (active electronically scanned array, n.d.a.) , fa si che il velivolo passi ,di fatto, dalla 4+ alla 5 generazione (la stessa dell’F-35). Anzi, il nuovo disposito è decisamente più evoluto di quelli presenti su molti dei velivoli di ultima generazione.
A questo punto appare sempre più ampia la sovrapposizione fra il velivolo europeo e quello statunitense acquistato, soprattutto in Italia, per sostituire il Tornado (la cui vita è comunque stata prolungata fino al 2030) e l’AMX (anche se alcune “malelingue” del settore affermano che è stato sacrificato per fare spazio al Lightning II).
Negli altri paesi, ed in particolar modo per l’Inghilterra tale sovrapposizione non esiste. Londra infatti punta moltissimo sul “Typhoon” pensando all’F-35 solo per la parte imbarcata in sostituzione degli, ormai anziani, Harrier. Lo stesso primo ministro Britannico, David Cameron, durante l’inaugurazione di Farnborough ha annunciato di investire quasi 1.4 miliardi di euro. L’aeronautica di Sua Maestà vede quindi L’Eurofighter come sostituto del Tornado, non certo l’F-35, non si spiega dunque il comportamento e la caparbietà del Ministero della Difesa italiano in tal senso (è bene ricordare che anche l’Industria non vede di buon occhio questo programma dallo scarso ritorno che è, di fatto imposto, dal cliente nazionale).
Questa edizione dell’Air show ha dimostrato come il velivolo europeo abbia ancora diverse carte da giocare a dispetto di un velivolo che, con grande delusione per i suoi fan, non ha neanche partecipato all’evento dato che tutta la flotta è messa a terra a causa di due incidenti tutt’altro che lievi.
Cesare Dragandana
1 commento
scritto da cani, e fazioso come pochi. manco su il giornale.