A parte il commercio il peggioramento ha riguardato diffusamente un po’ tutti i comparti: nella manifattura l’indice passa da 102,9 a 102,0, nei servizi di mercato da 106,6 a 105,2, nelle costruzioni da 125,8 a 124,2, mentre nel commercio al dettaglio l’indice sale da 101,6 a 106,5, spiega l’Istat.
Nello specifico, andando ad analizzare le componenti di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini con un saldo che passa da -11 a -14. Resta stabile il saldo dei giudizi sulle scorte. Nel settore delle costruzioni migliorano i giudizi sugli ordini passati da -27 a -25, mentre si segnala un diffuso peggioramento delle aspettative sull’occupazione (da -7 a -11).
Nei comparto dei servizi si deteriorano i giudizi sul livello degli ordini che passano da 8 a 6 e le attese sull’andamento generale dell’economia (da 5 a 3). Sempre secondo l’Istat, nel commercio al dettaglio migliorano, in controtendenza, sia i giudizi sulle vendite correnti con un saldo che passa da -1 a 7, sia le attese sulle vendite, in previsione anche delle festività natalizie, con un saldo che passa da 23 a 29.
In generale quel che emerge è un quadro di incertezza. Il dato sulle aspettative economiche è in calo da mesi e il saldo si attesta sul valore più basso registrato da marzo 2014.
Giuseppe Maneggio