Roma, 20 ott – Quasi due milioni di pensionati hanno assegni inferiori ai 500 euro mensili. È questo uno dei dati agghiaccianti che emergono dal bilancio sociale 2014 dell’Inps.
Inoltre ben il 42,5% dei pensionati italiani (6,5 milioni di persone, quasi uno su due), ha un reddito da pensione inferiore ai 1.000 euro.
Dei 15,5 milioni di pensionati, 724 mila, pari al 4,6%, hanno un reddito medio mensile di oltre 4.300 euro. Il reddito medio più basso è dei pensionati residenti al sud: 1.151 euro; al nord si sale a 1.396 euro, mentre al centro si arriva a 1.418 euro.
Nel complesso il numero dei lavoratori iscritti all’Inps (privati e pubblici) è risultato pari nel 2014 a 22.067.086 unità con aumento di 142.821 lavoratori rispetto ai 21.924.265 del 2013. L’aumento è dovuto solo all’inserimento nel totale dei dipendenti pubblici a tempo determinato.
Ma è soprattutto quel dato a gridare vendetta: ben 1,88 milioni di pensionati (12,1%) ha assegni inferiori ai 500 euro, il che significa praticamente miseria assoluta. E mentre continuiamo a leggere articoli entusiasti per la presunta ripresa in arrivo, i nostri anziani sono costretti a rovistare nei cassonetti.
Roberto Derta