Roma, 22 mag – Nel corso del 2017 il Pil italiano crescerà dell’1%. A dirlo è l’Istat, che in uno studio rilasciato oggi prevede che il prodotto italiano potrà finalmente tornare a superare la soglia della cifra tonda, uscendo così dall’ambito dei decimali.
La stime precedente parlava di Pil, sempre per il 2017, a +0,9%, lo stesso livello dell’anno scorso. Per i dodici mesi che si chiuderanno il prossimo dicembre, invece, il leggero miglioramento rispetto alle ultime proiezioni è dovuto alla dinamica della domanda sia interna che estera: la prima dovrebbe ricominciare a macinare qualche segno positivo, ma è sempre la seconda a trainare i nostri fondamentali, con l’Istat che parla di “una dinamica più sostenuta del commercio mondiale che favorirebbe le esportazioni riducendo il contributo negativo della componente estera netta”.
Come quasi ogni previsione dal 2007/2008 in avanti, anche questa è tuttavia da prendere con le molle, stanti i numerosi errori commessi negli ultimi anni. Compreso l’ultimo, (2016), che doveva essere quello – l’ennesimo – decisivo per l’uscita dalla recessione e invece non ha fatto altro che confermare sì un miglioramento, ma allo stato di pura e semplice stagnazione. Non che andrà meglio oggi: anche se l’Italia dovesse centrare l’agognato +1%, azzardare previsioni ottimistiche è decisamente fuori luogo, dato che un indicatore economicamente robusto per poter parlare di crescita – con tutti i crismi del caso, che possa davvero contribuire a ricreare occupazione, lavoro e investimenti – significherebbe toccare almeno quota +2%. Vale a dire un irraggiungibile doppio rispetto all’attuale.
Filippo Burla
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Presa di culo per manzi da ingrassare.