La misura precedente era stata presa “in un periodo di grande sopravvalutazione della divisa elvetica e di grande incertezza sui mercati”, si legge nel comunicato ufficiale rilasciato dall’istituto. Il tasso di cambio non era più giustificato perché “l’euro si è deprezzato in modo considerevole rispetto al dollaro con il conseguente indebolimento del franco rispetto alla moneta Usa”.
Con l’abbandono della soglia minima e contestualmente all’ulteriore ribasso dei tassi (già negativi, ora a -0.75%) il franco si è immediatamente rivalutato, arrivando a toccare oltre il 20% in più rispetto ai valori precedenti sia nei confronti dell’euro che del dollaro.
La mossa ha causato un terremoto in borsa, con l’indice di Zurigo che arriva a perdere oltre dieci punti percentuali. Sotto tiro sono i titoli delle aziende più orientate all’export, penalizzate da una moneta forte, come Swatch che lascia sul terreno il 16.5%.
Filippo Burla
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[…] A scanso di equivoci: un riallineamento ci sarà sicuramente, e sarà una salutare boccata d’ossigeno per le nostre imprese (più esportazioni e meno importazioni) ma è impossibile che sia delle dimensioni auspicate dagli economisti euroscettici, perché una volta che il marco iniziasse a schizzare potentemente verso l’alto, la Bundesbank con tutta probabilità inizierebbe ad acquistare lire ed altre valute sui mercati finanziari a fine calmierare il proprio cambio, esattamente come ha fatto per anni la Svizzera. […]