Roma, 1 mag – Nelle tasche dei lavoratori dipendenti finiranno dai 50 ai 100 euro in più ogni mese. E’ quanto prevede l’ultima bozza del Decreto Lavoro messo a punto dal governo Meloni che prevede, tra le altre cose, il tanto atteso taglio del cuneo fiscale. Una buona notizia, senza alcun dubbio. Si tratta però di una misura temporanea, perché stando all’articolo 34 del Dl in questione, gli aumenti in busta paga sono previsti dal 1 luglio al 30 novembre 2023, con la misura dell’esonero elevata da due punti a sei punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e a sette punti percentuali per i redditi fino a 25mila euro.
Taglio cuneo, aumenti fino a 100 euro (per cinque mesi)
L’incremento riguarderà dunque soltanto cinque mesi, da luglio a novembre compresi. La misura a quel punto, per essere confermata, dovrà essere rifinanziata e al riguardo al momento non si hanno certezze.
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“Nei provvedimenti di lunedì ci sono anche norme significative in tema di sicurezza sul lavoro, anche questo è un bel modo di celebrare il primo maggio. Arriviamo al 6% del taglio sotto i 35mila euro e al 7% sotto i 25mila euro, fino alla fine dell’anno“, ha dichiarato Giorgia Meloni durante l’incontro con le parti sociali, tenutosi ieri sera. “La priorità del governo comunque è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente a taglio del cuneo fiscale. Avevamo già dato un segnale con la legge di bilancio, mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35mila euro e aggiungendo un ulteriore punto”, ha precisato il primo ministro.
Via il reddito di cittadinanza, al suo posto l’assegno di inclusione
Nel nuovo decreto governativo, si prevede anche il tetto per la detassazione dei fringe benefit dei lavoratori dipendenti con figli a carico che sale a 3.000 euro. Il reddito di cittadinanza scomparirà, è a questo punto una certezza, dal prossimo anno. Al suo posto viene introdotto l’assegno di inclusione: potrà essere chiesto soltanto dalle famiglie in cui sono presenti disabili, minori oppure over 60. Prevede un contributo fino 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi).
E ancora, novità per quanto riguarda i contratti a termine. Fino al 31 dicembre 2024 sarà possibile utilizzarli salendo da 12 a 24 mesi con due nuove causali: la sostituzione di altri lavoratori oppure “esigenze di natura tecnica , organizzativa o produttiva individuate dalle parti”. Mentre relativamente ai voucher, la soglia viene alzata a 15mila euro nel settore di fiere e congressi, terme e parchi divertimento. Unica eccezione: chi ha fino a 25 lavoratori a tempo indeterminato.
La Redazione
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Gli algoritmi applicati al contagocce per stare sulla linea di galleggiamento e niente più ?! A quale pro ?
[…] Taglio cuneo, fino a 100 euro in più in busta paga?… […]