Ma non si tratta solo di convergenza episodica su singole questioni contingenti: con Macron, l’ex ministro greco ha detto di condividere “la stessa visione profonda dei difetti della zona Euro e della differenza tra produttività e competitività”. Di più: “è un uomo onesto”, uno “che rispetto”, anche se, bontà sua, Varoufakis ha aggiunto di essere in disaccordo con Macron “in materia di riforme macroeconomiche o sulla liberalizzazione del mercato del lavoro”. Ma chi è Emmanuel Macron? Diventato ministro nell’agosto del 2014 al posto di Arnaud Montebourg, reo di aver criticato la linea del rigore portata avanti dall’esecutivo, Macron è un ex diplomato dell’Ena, la prestigiosa Scuola della pubblica amministrazione francese. Nel 2007 è stato relatore della Commissione Attali ‘per la liberazione della crescita francese’, nell’ambito della quale ha scambi con diversi economisti europei, tra cui anche l’ex presidente del Consiglio Mario Monti. Entrato all’Eliseo nel 2012 come segretario generale aggiunto incaricato dei dossier economici, il trentaseienne ex banchiere d’affari da Rothschild si è rapidamente ritagliato un ruolo di spicco nelle stanze del potere e ai tavoli negoziali. A una delle ultime riunioni del gruppo Bilderberg, in Danimarca, figurava nell’esclusivissimo gruppo degli invitati. Ecco, quindi, chi è l’eroe del compagno Varoufakis.
Giuliano Lebelli