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Vigilia e pranzo di Natale: spesi 2,5 miliardi a tavola, presenze raddoppiate. Il bilancio Coldiretti

by Ludovica Colli
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coldiretti natale

Roma, 25 dic – Gli italiani hanno speso 2,5 miliardi di euro a tavola per la cena della vigilia e il pranzo di Natale: il 38% in più rispetto all’anno scorso. Numeri alla mano e nonostante gli allarmismi ingiustificati sulla variante Omicron è segno di un parziale ritorno alla convivialità. A fare il bilancio è la Coldiretti. Tra l’altro emerge il raddoppio delle presenze a tavola: sette persone in media contro le quattro del 2020. In 3,5 milioni inoltre sono tornati a festeggiare in ristoranti, agriturismi e pizzerie.

Coldiretti: Natale verso normalità, più spese e più persone a tavola

Certo, la pandemia ancora si sente. Infatti, viene sottolineato da Coldiretti, la tendenza della stragrande maggioranza dei cittadini è stata comunque quella di restare a casa. E cucinare, per la famiglia o per gli amici e parenti più stretti. Una tradizione natalizia a prescindere dalle restrizioni. Se nel menu della vigilia è stato servito soprattutto il pesce presente in sette tavole su dieci (71%), a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti. Dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche e i dolci fatti in casa. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per otto italiani su dieci (84%). Mentre il panettone con il 77% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 69% ma entrambi consumati spesso in abbinamento a dolci locali che vengono fatti in casa in quasi la metà delle famiglie (47%).

Per il brindisi vince lo spumante italiano

La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti nazionali. Per il brindisi spumante dunque e non champagne. Con una spesa stimata, conclude l’organizzazione agricola, in 900 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 510 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 260 milioni per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 500 milioni per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 180 per pasta e pane e 170 milioni per formaggi e uova. 

Ludovica Colli

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1 commento

fabio crociato 25 Dicembre 2021 - 3:59

Cominciamo a dividere questo numero “strabiliante” con il numero di famiglie, poi con due pasti e poi con i resti per altri gg … manco la bolletta elettrica ci paghi ! Soliti dati cialtroni !

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