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Fra De Magistris e la massoneria è sbocciato l’amore

by Giuliano Lebelli
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CRO 29 aprile 2016 Hotel Oriente, presentazione dei candidati per le comunali che appoggeranno il sindaco De Magistris, in foto con l'imprenditore e massone Enzo Peluso. Newfotosud

De Magistris e Enzo Peluso

Roma, 30 apr – C’era una volta il Luigi De Magistris nemico giurato dei poteri forti, ostacolato, o almeno così diceva lui, dalla massoneria che, chissà perché, avrebbe voluto sabotare le sue coraggiose inchieste da magistrato incorruttibile. Questo bell’autoritratto fa però a pugni con la scelta di candidare alle prossime elezioni amministrative napoletane Enzo Peluso, assicuratore e noto massone partenopeo. Addirittura il sito del Grande Oriente d’Italia Democratico invita da giorni “a sommergere di preferenze” Peluso, candidato al Consiglio comunale, al fianco appunto di de Magistris. Un anno fa l’assicuratore si è presentato alle Regionali con il Partito Socialista che appoggiava l’attuale presidente Vincenzo De Luca. Raccolse 3005 voti e si piazzò secondo dietro Tonino Simeone, senza riuscire a entrare nel Consiglio regionale.

Il God è stato fondato da Gioele Magaldi in polemica con il Grande Oriente d’Italia, la più grande obbedienza massonica del nostro Paese. Basterà la coloritura “democratica” di tale fazione per rendere la massoneria meno indigesta a De Magistris? Sembra proprio di sì. E di sicuro l’interesse è ricambiato. Sul sito del God leggiamo: “Luigi De Magistris merita di essere confermato Sindaco di Napoli e God invita i massoni partenopei di tutte le Comunioni e logge a votare per lui alle prossime Elezioni comunali 2016”. Certo, si ammette, “poteva fare di più e di meglio, al suo primo mandato come Sindaco di Napoli. Ma intanto ha già fatto più e meglio di suoi predecessori”. Più e meglio per chi? Per i napoletani o per i massoni? Il sito del God prosegue: “Pochi sanno o ricordano, inoltre, che pur essendo stato un intransigente e fiero Magistrato (dalla schiena drittissima) nel perseguire le ‘anomalie’ e le ‘patologie’ di certa massoneria deviata, Luigi De Magistris ha avuto il merito e il grande coraggio intellettuale di essere tra i presentatori del libro di Gioele Magaldi (Gran Maestro del Grande Oriente Democratico e Sovrano Gran Commendatore e Patriarca del Rito Europeo Universale)”.

Insomma, il quadro che emerge dalla bocca degli stessi massoni “democratici” è quella di un De Magistris amico, più che amico, e anzi benemerito nella sua opera di contrasto alla massoneria “deviata”. Il che significa che, nello scontro in atto fra fazioni della “libera muratoria”, De Magistris viene considerato amico di una delle parti in causa e nemico dell’altra. Sicuramente si tratta di una traccia da approfondire…

Giuliano Lebelli

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1 commento

Martino 30 Aprile 2016 - 4:15

Esisteranno sicuramente logge in cui si riuniscono uomini potenti, ma la massoneria di per sé non è un potere e non ha potere. La massoneria, oggi, è una patetica associazione di falliti e straccioni visionari che si pavoneggiano nei loro scintillanti paramenti muratorii.

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