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L’assessore della Raggi vuole demolire via dei Fori Imperiali per antifascismo

by Giuliano Lebelli
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berdiniRoma, 22 giu – Sarà Paolo Berdini il nuovo assessore all’Urbanistica nella futura giunta di Virginia Raggi. Un ruolo delicato, a Roma, dove sul piano regolatore si è da sempre giocata una partita cruciale, con i costruttori che da sempre hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Berdini, saggista e docente considerato vicino alla sinistra radicale, sul punto promette battaglia. In attesa di vedere se le parole di fuoco contro i palazzinari si tramuteranno in realtà, è intanto interessante rileggere il pensiero dell’urbanista su via dei Fori Imperiali, il cui smantellamento doveva essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione Marino, poi naufragata nell’ignominia.

Ora, il 5 gennaio 2015 Berdini, che per non farsi mancare nulla ha anche un blog sul sito del Fatto quotidiano, tuonava contro l’allora sindaco Marino perché nel documento finale sul futuro dell’area archeologica centrale di Roma redatto da una commissione di esperti nominato dal Ministero dei Beni culturali e dal comune di Roma si metteva nero su bianco lo stop al folle progetto di smantellamento di via dei Fori Imperiali. “È un fatto gravissimo”, spiegava, in quanto “a quel progetto hanno lavorato grandi intellettuali italiani: Antonio Cederna, Italo Insolera; Adriano La Regina e tanti altri”. Di cosa si trattava? “Il progetto Benevolo–Scoppola prevedeva la demolizione della via dei Fori imperiali, il grave misfatto compiuto durante il fascismo che portò come noto alla completa demolizione del tessuto urbano compreso tra piazza Venezia e il Colosseo e alla costruzione della strada dei trionfi ad uso retorico delle celebrazioni di regime. Sotto questa strada moderna restano, come noto, da scavare i resti dei Fori che la furia demolitoria non pensò neppure di indagare”. Insomma, per l’uomo che avrà in mano l’urbanistica di Roma, quella strada va abbattuta, smantellata, demolita in ossequio al verbo antifascista. Benvenuti nella Roma a 5 Stelle.

Giuliano Lebelli

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7 comments

PASQUA NARDUCCI 22 Giugno 2016 - 1:31

LA VIA DELL’IMPERO NON SI TOCCA,COME NON SI TOCCANO LE ALTRE OPERE URBANISTICHE E ARCHITETTONICHE DEL VENTENNIO.SE HANNO IN PASSATO LE GIUNTE DI SINISTRA AVUTO QUESTE VELLEITA’ DEMENZIALI POI HANNO DOVUTO ABBANDONARE L’ARGOMENTO.SE SI TENTASSE DI FARE O RIPROPORRE LA QUESTIONE CI SAREBBE UNA RIVOLTA TOTALE DEI ROMANI GIACCHE’ ANCHE CHI NON HA CREDUTO NEL FASCISMO,CONSIDERA QUESTE OPERE FACENTI PARTE DELLA STORIA DELLA DELLA LORO CITTA’.

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Stefano Milano 22 Giugno 2016 - 2:00

Buongiorno, ho letto l’articolo a cui lei si “dovrebbe” ispirare,e mi domando se lei ha fatto altrettanto prima di titolare faziosamente alla stregua dei nostri antagonisti, usi un po piu di serietà, Grazie ….

“tratto dall’articolo citato”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/05/fori-imperiali-cera-volta-progetto-demolire-via/1315161/

Via dei Fori imperiali resta il pilastro del futuro di Roma e bisogna –per ora- farsene una ragione. La commissione lo dice esplicitamente utilizzando due argomentazioni. La prima è funzionale: la via dovrà restare per permettere i collegamenti del trasporto pubblico. La seconda è maggiormente grave perché attraverso l’uso disinvolto dell’accusare gli altri di aver in mente un “modello ideologico” (e cioè la demolizione della strada misfatto) viene invece praticata a piene mani l’ideologia retorica e buonista di un parco “aperto alla città” in cui “si possa leggere il giornale su una panchina” e via di questo passo. Evidentemente qualcuno della commissione pensa che Cederna e Insolera non amavano le panchine e i giornali. Ma non è questo il punto più grave.

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Anonimo 22 Giugno 2016 - 2:20

Ma dove li trovano sti scienziati fanno um concorso se non sono stronzi non li volemo

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DOMENICO SCIPIONE 22 Giugno 2016 - 6:21

I comunisti devono cambiare casacca la rossa fu macchiata con il sangue di tanti centinaia di giovani FASCISTI E NON FASCISTI, IL VENTENNIO FU QUALCOSA DI GRANDE. bastardi comunisti fate attenzione a quello che fate!

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Martino 23 Giugno 2016 - 12:16

Io sono fascista, figlio di fascisti, ma sul tema preferirei mettere da parte l’emotività e la retorica. Ritengo personalmente che la creazione di via dei Fori Imperiali fu uno scempio e che non si deve considerare indiscutibile e intoccabile tutto quello che fu realizzato dal fascismo, come se fosse un dogma. Allo stesso modo, trovo ridicole certe tenute del Duce, con l’elmetto piumato e lo stivalone. Se tra di noi non siamo più capaci di tener viva la dilalettica, il nostro pensiero diventa qualcosa di morto e imbalsamato.

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hilias 23 Giugno 2016 - 9:42

Se al mattino si svegliano coglioni come questo zammammerone comunistoide ovviamente sarebbe da pensare se oggi il serio pericolo lo corrono i fori imperiali nulla toglie che un domani correrebbe il rischio di demolizione il Colosseo . Iniziamo le puntate delle stronzate invece di pensare alle cose serie : invasione beduini e rom , strade disastrate , parte della popolazione romana che muore di fame . Fanculo

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arianna 25 Giugno 2016 - 12:55

Non è contemplabile l’ipotesi di “toccare” i Fori Imperiali. Fatevene una ragione.. La scusa di cercare reperti archeologici non esiste. Invece di cercare nuovi reperti, è meglio che pensiate a conservare quelli che già ci sono.

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