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Bellanova chiede ancora più immigrati: “Devono lavorare nei campi”

by Cristina Gauri
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Roma, 1 nov – «Dobbiamo parlare a quelle aziende che dicono che gli immigrati non sono nostri nemici. Senza gli immigrati le produzioni rimangono nei campi. Al Nord ci chiamano per avere più immigrati». Ecco la ricetta del neo ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Bisogna essere inclusivi e integrare, altrimenti chi ce li raccoglie i pomodori a tre euro all’ora? Lo ha spiegato a Omnibus, su La7, nell’illustrare la formula da lei sostenuta per le aziende agricole e il lavoro.

Accogliere, accogliere, accogliere, secondo il mantra dei «lavori che gli italiani non vogliono più fare». Ma questi signori ancora non si sono resi conto – o fanno finta di non saperlo – che gli italiani non vogliono e non possono accettare lavori in condizioni al limite dello schiavismo, con paghe da terzo mondo: «Sono le aziende che chiedono di aprire i flussi migratori affinché possano assumere persone per lavori che gli italiani non vogliono fare come quelli nei campi», sottolinea la renziana Bellanova. Il ministro si dimentica però di specificare che spesso gli immigrati che accettano lavori sottopagati sono, al contempo, accolti in strutture di accoglienza a cui non devono versare affitti o mutui – al contrario degli italiani a cui non bastano tre euro l’ora per sopravvivere – non hanno famigliari da mantenere in Italia, quindi sono più proni ad accettare condizioni inammissibili.

La Bellanova non manca nemmeno di punzecchiare il centrodestra commentando la manifestazione Orgoglio Italiano tenutasi a Roma ormai due settimane fa: «La piazza di San Giovanni? La rispetto ma il nostro modello è diverso, è l’integrazione», spiega. E non manca di criticare il suo predecessore, Gian Marco Centinaio, che qualche giorno fa è stato oggetto di minacce di morte: «La legge contro il caporalato era giusta ma in un anno e mezzo non ha fatto nulla, era giusto fare una legge ma ora c’è bisogno di una fase della prevenzione. Abbiamo messo a disposizione una piattaforma per favorire domanda e offerta di lavoro».

Una critica che l’ex ministro leghista ha subito rispedito al mittente: «Il ministro Bellanova non perde occasione per mostrare quale sia il vero volto del governo sulle tematiche che stanno più a cuore agli italiani. Distante, sconclusionato ed in grande confusione». E prosegue: «Senza alcuna remora, parla della necessità che si riaprano i porti. Che si consenta l’arrivo di immigrati da introdurre come forza lavoro nel settore agricolo. Salvo poi accusarmi di aver fatto poco contro il caporalato. Considerando che quanto lei dice io lo equiparo ad una nuova forma di inaccettabile schiavismo, il ministro faccia pace con sé stessa e, anziché perder tempo nei salotti televisivi, provi a dare al comparto risposte serie ed adeguate, prendendosi carico delle aspettative di migliaia e migliaia di famiglie italiane che con il loro lavoro nel settore agricolo contribuiscono ogni giorno alla ricchezza di questo Paese».

Cristina Gauri

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5 comments

jason17 1 Novembre 2019 - 12:00

Una massaia dall’aspetto rivoltante, suina ignorante e tronfia. Legittima la schiavitù nelle dichiarazioni e nei fatti, ma è mai possibile, che la classe dirigente di questo paese, debba essere composta da semi analfabeti senza titoli di studio adeguati e con idee da camicia di forza? Basta guardarla per capire che un essere simile possa, al meglio, fare le pulizie dei pianerottoli, che ci vada lei a zappare nei campi a 2,50 Euro all’ora, contadina bifolca!

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Sergio Pacillo 1 Novembre 2019 - 1:18

Immigrati a spasso per l’Italia, senza far niente, ce ne sono giá centinaia di migliaia.
La Bellanova ……..

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Attilio 1 Novembre 2019 - 8:14

Anche in questo caso l’ideologia della sinistra si manifesta in tutto il suo deplorevole concetto di essere umano. 1° cosa incentivare la finta accoglienza per destinare gli immigrati a lavorare nei campi mi ricorda tanto la deportazione americana. Ricordate Kunta kinte? 2° cosa. Lavorare nei campi che non è come fare l’impiegato e tacciare gli italiani di essere schizzignosi nel voler fare questo lavoro lo trovo molto grave. Alzi il culo dalla poltrona e ci vada lei a lavorare per 3/5€ per 8/10 ore al giorno nei campi a schiena piegata. Vedete! Questo è il concetto della sinistra. Ti devo sfruttare per i miei interessi. La ministra forse stando seduta sulla poltrona non sa che fuori dal palazzo c’è gente che non riesce a mettere il pranzo e la cena a tavola nello stesso giorno in virtu’ di salari da 3° mondo e da mancanza di lavoro dovuto alle loro mancate politiche d’investimento. Questa è la sinistra che parla di democrazia. Avendo una scarsa preparazione culturale la logica e quella della dittatura. Io dico tu fai se non lo fai sei fascista nazista xenofobo. Poi si chiedono sorpresi del perché gli italiani non li sopportano piu’

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Serena 2 Novembre 2019 - 4:58

Salvini guarda che macello hai combinato

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SergioM 3 Novembre 2019 - 2:37

BRUTTAnova ,
la dimostrazione che Colesterolo alto e tinte per capelli scadenti rovinano le sinapsi .

50 kg di sovrappeso ….ma non si fa schifo ?????

I miei nonni erano contadini ….. vi garantisco che la budria NON ha mai fatto un cazzo in agricoltura , TROPPO GRASSA ! altro che bracciante , fancazzista sindacale .

Ci servono gli immigrati per le Aziende Agricole ???? ma ne ha mai vista una vera , non in un documentario …..

quelli NON facevano un cazzo a casa loro ….. perché qui dovrebbero lavorare , per giunta in un settore DOVE SI FATICA ???? Ed oggi non si zappa a mano …. devi saper usare strumenti
complicati ,,, non a livello di incapaci negroidi , finisce che si mutilano accendendoli …..

Con una mungitrice ? Al massimo si masturbano ….. stanno sempre nudi col pisellino in mano …
davanti agli asili …..

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