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Il ministro Boschi e il feticismo dell’immigrazione

by Adriano Scianca
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maria elena boschiRoma, 23 mar – “Essere contro una società multietnica è come vivere in Alaska ed essere contro la neve”. Non sarà mai abbastanza maledetto Wikiquote per aver permesso a persone come Maria Elena Boschi di postare sui social citazioni argute (questa è di Faulkner) in occasione di ricorrenze farlocche come la “Giornata mondiale contro il razzismo”. Giornata che, per scherzo degli Dèi, capitava proprio alla vigilia di una strage che forse, fossimo stati un po’ più “razzisti”, o anche semplicemente assennati, non ci sarebbe mai stata. La scelta del ministro merita comunque una riflessione, poiché a suo modo è significativa.

La società multietnica, quindi, è come la neve. Anzi, come la neve in Alaska. Si potrebbe obbiettare che i nativi dell’Alaska hanno imparato a sopravvivere nella neve, noi nella società multietnica molto meno, almeno a giudicare da quanto successo a Bruxelles. Ma l’aspetto saliente è un altro. La società multietnica è come la neve: una cosa, quindi, che semplicemente “è”. Un fenomeno naturale, che non ha responsabili o colpevoli. Ora, questo modo di ragionare ha un nome: si chiama feticismo. Lo diciamo sapendo di deludere quanti siano giunti sin qui cercando “boschi + feticismo” su Google, dato è della ben nota teoria marxiana che parliamo, secondo la quale il lavoratore crea le merci con il proprio lavoro e poi, essendo alienato, le guarda una volta finite come se esse possedessero un valore intrinseco, magico, dimenticando che è stato lui a determinare tale valore. Insomma, l’uomo si scorda di essere lui a creare le cose e poi le vede come “naturali”.

Per l’immigrazione vale lo stesso: progetto del tutto volontaristico, “forzato” ad accadere da ben precisi interessi e volontà, di cui peraltro il ministro Boschi è quanto meno complice, viene però spacciato per fenomeno inevitabile, qualcosa che accade come accade la pioggia. Anzi, qualcosa che non solo accade ogni tanto, ma fa parte del nostro paesaggio da sempre, come la neve in Alaska, appunto, senza la quale quel territorio non sarebbe ciò che è. Ma l’immigrazione non accade per caso e non fa parte della nostra società da sempre: essa ha avuto un inizio e potrebbe avere una fine. Sperando che non sia quella che la Boschi auspica. Ovvero la nostra, di fine.

Adriano Scianca

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6 comments

Schoenfeld 23 Marzo 2016 - 4:32

Oltretutto il fatto che sia una bella donna bianca bionda e con gli occhi azzurri aggiunge un tocco deliziosamente sadico a tutto il discorso! Feticismo e sadismo al potere, dunque, e le teste volano.

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Paolo 25 Marzo 2016 - 5:20

Ritengo appropriato osservare che, in quanto a sadismo (nei confronti di noi suoi connazionali, si intende) questa specie di viperetta non si fa certo pregare, considerando che avalla leggi tra le peggiori e più dannose.

Occhio a non sottovalutarla, con quell’ aria da bambolina un po’ svampita.

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Rudi 24 Marzo 2016 - 4:15

E’ carina, ma ha un cervellino che neanche un geco ce l’ha.
La retorica sta nella Logica e bisogna sbattersi un po’ per capirla e padroneggiarla. Non che i mostri sacri USA (a parte uno o due) se la cavassero meglio, ma qui siamo ad un altro livello. Nel sottosuolo, precisamente.

Si puo’ vivere in una societa’ multietnica e non apprezzarne affatto le caratteristiche. Cosi’ come si puo’ vivere in Alaska e non apprezzare affatto la neve. Semplicemente, si e’ costretti a vivere in una societa’ multietnica e si e’ costretti a vivere in Alaska. La sintesi dovrebbe essere la seguente: o mangi la minestra o salti la finestra. Il che, nel sedicente Mondo libero non dovrebbe essere la regola aurea.

Ma di che stiamo a parlare, dei muppets ?

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Paolo 25 Marzo 2016 - 5:22

Diciamo che, nascondendosi dietro quell’ aria da bambolotta svampita, si è già rivelata invece una sodale affidabile nell’ eseguire le peggiori istruzioni dei suoi padroni…

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Cesare 25 Marzo 2016 - 5:47

Questa immigrazione senza controllo è favorita in ogni modo e cio’ fà parte di un piano preordinato(piano Kalergi 1926 circa) per abbattere gli stati europei e le loro identità per giungere al nuovo ordine mondiale massonico di un unico superstato governato dai pupazzi dei banchieri centrali plutocrati.
I banchieri centrali, che sono meno di un centinaio ma hanno oltre la metà delle ricchezze finanziarie mondiali provengono dalle famiglie già proprietarie della banca d’inghilterra privatizzata nel 1699, della Federal reserve dal 1913 e di altre banche centrali, oggi hanno anche l’altra macchina stampasoldi BCE che è anche essa privata e che in cambio di carta stampata a costo zero si prende ogni bene pubblico e privato dei paesi soggetti, Italia compresa. In Italia grazie a vari traditori furono scalate dagli usurai stranieri con le privatizzazioni nel 1992 le banche pubbliche Banca Intesa e Credito Italiano che detenevano il 60% di Banca d’Italia. Questi traditori che andavano condannati in base alle leggi penali per alto tradimento della nazione con pene fino all’ ergastolo sono stati premiati invece con pensioni d’oro !!Ricordiamoci che Banca d’Italia aveva un credito di 2 milioni di miliardi di lire con lo stato ma era dello stato cioè nostra e quindi il debito non era dovuto mentre privatizzandola il credito (e l’oro)che aveva è passato in mano agli usurai.
L’ occidente si è fatto infinocchiare da pochi usurai che commettono genocidi di interi popoli e che controllano con grande efficacia l’informazione mainstream che ci propina balle utili ai loro fini ogni giorno tramite i loro utili idioti .Guarda caso sia la Libia aveva che la Siria ha tuttora una banca centrale che è di proprietà dello stato e cioè del popolo.Per gli strozzini questo è intollerabile.
Non è un caso nemmeno che quando Mussolini nel 1935(lo fece anche la Germania con le banche tedesche) rese di proprietà dello stato la banca d’Italia e fece le banche pubbliche di interesse nazionale, liberandosi della massoneria nel 1929 grazie anche a Pio XII e ai patti lateranensi, subito dopo ci furono le sanzioni all’ Italia con la scusa dell’ Etiopia. Ci fu un enorme sviluppo economico con l’autarchia dal 1935 in poi grazie agli investimenti dello stato con soldi prodotti a costo zero tant’è che uscimmo prima degli USA dalla grande depressione del 1929. In quel periodo ci fermavano e spesso requisivano le merci dalle navi italiane in mare. Insomma si cerco’ in ogno modo di provocarci e di coinvolgerci in una guerra per annientare la generazione di benessere per il popolo italiano e soggiogarlo come poi è avvenuto. Oggi l’Italia è ridotta in povertà e schiavitu’ e le famiglie le imprese sono soggette tra tasse e contributi ad una fiscalità del 70-80% che depaupera ogni azienda privata italiana e ogni risparmio delle famiglie a favore delle oligarchie straniere. Ho letto che c’è chi prevede che tra 10 anni l’Italia non esisterà piu’!!!

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