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Il complotto dei frigoriferi? Cara Raggi, guarda che é un disservizio di Ama

by Nicola Mattei
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complotto dei frigoriferiRoma, 25 ott – “Non ho mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi abbandonati per strada”. All’ispettore Raggi non sfugge nulla: a Roma ci sono troppi frigoriferi abbandonati per le strade, una situazione anomala secondo il sindaco pentastellato, che tra una funicolare (partirà a breve il progetto, assicura) ed un matrimonio omosessuale celebrato come fosse la prima urgenza della capitale trova spazio per individuare un presunto piano ai suoi danni per far sembrare la città in mano al degrado.

Non che servissero gli elettrodomestici lasciati in strada per rendere Roma poco vivibile, ma il colpevole é presto individuato: “Non so – spiega la Raggi, intervistata dal direttore di Repubblica, Mario Calabresi – e vengono fatti dei traslochi, se tanta gente sta rinnovando casa, ma è strano. È un po’ strano, ci sono frigoriferi che invece di essere portati all’isola ecologica vengono buttati vicino ai cassonetti e non è mica un lavoro semplice portarli lì, non so neanche come facciano. Però il frigorifero è già tutto sfondato e graffitato. Mi sembra strano”. Pur senza dirlo, il sindaco sembra avere le idee chiare: i romani si sarebbero organizzati in massa, non si sa come, per farle fare brutta figura e boicottare i suoi sforzi per riformare i servizi cittadini.

E proprio a questi, invece che al presunto malcostume del popolo, la Raggi avrebbe dovuto guardare per evitare l’ennesima figura barbina. Perché sì, forse é vero che i cittadini all’interno del raccordo dovrebbero evitare di esporre gli elettrodomestici sulle strade della capitale, ma chi dovrebbe occuparsi del loro smaltimento? A Roma l’azienda incaricata è l’Ama, che lo scorso giugno comunicava che “La gara ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti ‘RiciclaCasa” non è andata a buon fine, in quanto la commissione valutatrice ha riscontrato l’inidoneità della documentazione presentata nelle due offerte ricevute”. La nota proseguiva spiegando che Ama era “già al lavoro per bandire al più presto una nuova gara, che permetta di riprendere nel minor tempo possibile l’erogazione del servizio, vista l’indisponibilità comunicata ieri dal precedente fornitore di proseguire la raccolta, nelle more dell’espletamento della gara stessa”. Nel frattempo, sarebbero state potenziati (specie in termini di orari) i 14 centri di raccolta attualmente in funzione. Inutile rimarcare il sottodimensionamento di questi ultimi rispetto alle esigenze, senza far conto anche che il trasporto di un rifiuto così ingombrante come un frigorifero – ma anche un forno, un impianto a gas o quant’altro – non é operazione alla portata di tutti, nemmeno dei grillini più ortodossi se sprovvisti dei mezzi idonei.

Semmai, quindi, la Raggi avrebbe dovuto guardare all’interno di Ama, la partecipata del comune da anni, insieme all’Atac, buco nero dell’amministrazione capitolina. Ma se in quasi cinque mesi non è nemmeno riuscita a nominare i vertici dell’azienda… Altro che frigogate.

Nicola Mattei

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