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De Luca sfida il governo: “200mila dosi entro aprile o Campania lascia Conferenza Stato-Regioni”

by Adolfo Spezzaferro
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Napoli, 12 apr – Vincenzo De Luca sfida il governo: “200mila dosi entro aprile o la Campania lascia la Conferenza Stato-Regioni“. Il governatore campano non ci sta a rispettare il piano vaccini: “Dopo gli over 80, non intendiamo procedere per fasce d’età, daremo priorità agli operatori del turismo“. E sulla regione in zona rossa, lo “sceriffo” lancia una bordata: “In Italia lo Stato non esiste e quando diciamo zona rossa è una presa in giro”.

De Luca: “Dobbiamo superare lo scandalo della mancata consegna dei vaccini”

De Luca va all’attacco del governo Draghi e difende chi protesta in piazza contro le chiusure. “Il ristoratore – fa presente l’esponente dem – va in mezzo alla strada e trova migliaia di persone in giro senza mascherina e senza nessuno che controlli. Poi ha il diritto di arrabbiarsi”. Ma è sul fronte vaccini che lancia l’ultimatum: “Dobbiamo superare lo scandalo della mancata consegna dei vaccini. Ho appena comunicato a Figliuolo che se per aprile non arrivano in Campania i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose. E intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni, perché non intendiamo più essere presi in giro”.

“Una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa abbia meno vaccini”

Sulla consegna dei vaccini, riferisce il governatore, “Figliuolo mi ha appena detto che intende rispettare questo obiettivo. Bisogna superare questo scandalo della mancata distribuzione dei vaccini in Campania, è una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre regioni. La Campania ha il 9,6% della popolazione italiana e riceve il 7,2% dei vaccini, siamo l’ultima regione a ricevere i vaccini rispetto alla popolazione. Questo è uno scandalo ed è evidente che questo determina un rallentamento” (qui i dati aggiornati sulla campagna).

“Sputnik? Dobbiamo superare lo scandalo che riguarda il letargo di Aifa”

Ma De Luca ce l’ha pure con l’Agenzia italiana del farmaco, complice dei ritardi sul piano vaccini. “Dobbiamo superare lo scandalo che riguarda il letargo di Aifa“, ribadisce il governatore, che già più volte nei giorni scorsi ha caldeggiato una pronuncia dell’Aifa sul vaccino russo Sputnik. “Quando ho fatto il contratto per acquistare lo Sputnik – spiega – ho dovuto ascoltare una serie di bestialità anche da parte di colleghi presidenti di Regione. Adesso tutti rilevano che non abbiamo i vaccini. Che stiamo aspettando per fare la verifica dello Sputnik? Un mese fa, quando abbiamo firmato il contratto, apriti cielo, adesso leggiamo che la Baviera, la regione più ricca della Germania, fa il contratto per Sputnik e che la Germania apre la trattativa per 20 milioni di dosi di Sputnik. E l’Italia dorme in piedi“.

“Se con i vaccini andiamo avanti solo per fasce d’età, quando avremo finito l’economia sarà morta”

E’ senza freni lo “sceriffo”, noto per il suo pugno di ferro anti-assembramenti. “La Campania è stata una Regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore, altro è la stupidità. Ho parlato con il commissario Figliuolo e gli ho detto che, una volta completati gli ultra 80enni, noi non intendiamo procedere esclusivamente per fasce d’età”, avverte. “Dedicheremo la struttura pubblica per curare i fragili e le persone anziane, ma – chiarisce – lavoreremo su due piani e lavoreremo anche sui settori economici, perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce d’età, quando avremo finito le fasce d’età l’economia italiana sarà morta. Abbiamo deciso di privilegiare un comparto importante dell’economia campana che è quello turistico e non possiamo vaccinare ad agosto, altrimenti perdiamo un altro anno”.

“Tutelare la salute ma anche dare il pane alla gente”

De Luca ha spiegato che “procederemo come abbiamo deciso: priorità assoluta a ultra 80enni e fragili, ci saranno strutture della sanità pubblica dedicate a questo obiettivo, ma ci sarà un’altra parte delle strutture pubbliche che si impegnerà a vaccinare settori economici. Abbiamo bisogno di tutelare la salute ma anche di dare il pane alla gente. La nostra linea è diversa da quella che ha scelto il governo: tutela delle persone fragili, ma anche rilancio delle attività economiche”.

Riuscirà De Luca ad andare fino in fondo? Certo è che la sua presa di posizione è più sensata di quella del ministro della Salute Speranza, che non vuole riaprire niente fino a maggio.

Adolfo Spezzaferro

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