
Insieme al parlamentare messinese, il provvedimento tocca quattro suoi fedelissimi: Salvatore La Macchia, Stefano Galletti, Roberto Giunta e Domenico Fazio. Nel luglio scorso la Procura di Messina aveva arrestato la moglie d i Genovese, Chiara Schirò e la cognata, entrambe sotto processo sempre nello stesso filone d’inchiesta.
Nato a Messina, 43 anni, avvocato, Genovese proviene da famiglia di pedigree democristiano: è infatti figlio del senatore Luigi Genovese e nipote del più volte ministro Nino Gullotti, entrambi esponenti dc. Alle primarie per il Parlamento del 2012 è stato il più votato d’Italia con quasi 20 mila preferenze e alle ultime primarie si è schierato con i renziani dopo essrre stato in passato vicino a Veltroni. Nel 1998 è stato assessore all’agricoltura nella giunta provinciale di Messina.
A Genovese la Procura contesta di avere intascato, sotto forma di consulenze, oltre 600.000 euro da parte di società del proprio gruppo, parte dei quali sarebbero provento di peculati e frodi alla Regione Siciliana. Secondo la tesi dell’accusa il parlamentare del Pd avrebbe operato un vorticoso giro di false fatture tra sé stesso e società del gruppo a lui riconducibili per frodare sistematicamente il fisco e non pagare le tasse.
Giuliano Lebelli