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Elezioni comunali Roma: nel caos candidati, l’unica certezza sembra il ballottaggio

by Ilario Maiolo
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elezioni comunali roma

Roma, 28 mar – Stando agli ultimi sondaggi sulle elezioni comunali di Roma previste per l’autunno 2021, nessuno sembra riuscire a superare il 50% dei voti validi per l’elezione al primo turno. Le attuali candidature ufficiali dovrebbero essere Virginia Raggi con il Movimento 5 Stelle, Carlo Calenda di Azione, Vittorio Sgarbi con liste civiche guidate dal suo partito Rinascimento e Gilberto Trombetta per il Fronte Sovranista Italiano.

Centrodestra e Pd alla caccia del candidato

Il centrodestra sta ancora attendendo una risposta che potrebbe cambiare le sorti delle intere elezioni comunali di Roma. Il nome, spinto in primis dal leader del Carroccio, è quello di Guido Bertolaso, attuale consulente della Regione Lombardia al piano vaccinale. L’ex capo della Protezione civile è stato molto chiaro: “Se mi occupo della campagna vaccinale lombarda non posso dedicarmi alla campagna elettorale che mi vedrebbe candidato sindaco del centrodestra”. La speranza, quindi, è che le sue parole di inizio marzo, in cui auspicava la totale vaccinazione della popolazione lombarda entro giugno, si avverino in modo da mettere in moto la campagna elettorale.

Sul fronte Pd, l’arrivo del nuovo segretario Letta sembra aver rovinato un po’ quelli che erano i piani dell’ala riformista con l’ex ministro Gualtieri in pole per il Campidoglio. Le parole del fu premier hanno fatto presagire una trattativa con i grillini per portare un candidato unico. Questa decisione, tuttavia, allontanerebbe definitivamente l’appoggio del leader di Azione Calenda che, per ora, si attesta nei sondaggi al 15%.

Il M5S diviso tra pessima gestione Raggi e sirene dem

L’indecente mandato del sindaco non lascia presagire nulla di buono: l’unica luce per la Raggi potrebbe rappresentarsi nel nome di Conte. L’ex premier è ormai il leader indiscusso del partito, anche se il Movimento 5 Stelle 2.0 potrebbe cambiare pelle con l’avvento di Italia più 2050. Questa mossa metterebbe all’angolo Davide Casaleggio e potrebbe trovare voti in un’area più moderata a discapito dei voti dei grillini della prima ora. Vicini adesso alla nuova composizione politica L’Alternativa c’è, che potrebbe essere capeggiata da Di Battista.

Il Pd sembrava che avesse trovato in Gualtieri il candidato ideale. Con tanto di errore del social media manager che, alcune settimane fa, ha pubblicato il manifesto del’ex ministro dell’economia nella pagina ufficiale Facebook. Ora però rimane un punto di domanda. L’arrivo di Letta ha bloccato questa campagna che sembrava già avviata. Anche se, precisiamo, non ha chiuso totalmente questa strada ma ha solo preso tempo. L’alleanza con l’asse Grillo-Conte, almeno per le comunali, non sembra ad oggi possibile. Né, tanto meno, quella con il leader di Azione Calenda che troverebbe contraria tutta l’area degli ex renziani del partito.

Sgarbi correrà da solo con il suo partito Rinascimento. Sicuramente per scelta personale, anche perché non c’è stata una reale proposta dall’area di centrodestra. Il nome di Giletti è durato davvero poco, è bastato uno spiraglio giornalistico per far sì che il conduttore di Non è L’Arena smentisse tutto in diretta televisiva. Salvini ha un obbiettivo e non sembra volersene distaccare: Guido Bertolaso. La situazione attuale della Capitale potrebbe apparire quasi da commissariamento straordinario per ripristinare la dignità che merita la città, storicamente e culturalmente, più importante al mondo. La posizione dell’ex capo della Protezione civile è chiara: fino a che non terminerà la campagna vaccinale in Lombardia non avrà testa per pensare ad altro.

Elezioni comunali Roma, la situazione: sondaggi e ballottaggio

L’attuale legge prevede che per vincere le elezioni al primo turno, il candidato debba superare il 50% dei consensi totali. Impensabile, almeno in questo momento, un risultato del genere con gli attuali schieramenti politici. Letta sa bene questo e quindi l’alleanza non è da escludere. Anche perché, in caso fosse il terzo partito al primo turno, vedrebbe la maggior parte dei voti dirottati sulla Raggi. Con conseguente poco potere in consiglio comunale.

Numeri e sondaggi alla mano, se fosse ufficializzato Bertolaso con il centro destra, la coalizione con Lega, Fdi e Forza Italia potrebbe essere il primo partito per poi ritrovarsi al ballottaggio, però, con pochissimi voti esterni rispetto a quelli della coalizione. Potrebbero virare verso destra solamente i voti di Sgarbi e di qualche elettore di Calenda che pur di non lasciare Roma ancora in mano alla Raggi, la cederebbe volentieri ai sovranisti tanto criticati a livello nazionale.

Ilario Maiolo

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