Qualche giorno fa, un’inchiesta del Tempo aveva rivelato che le sigle che fanno riferimento al mondo reducistico partigiano sono appunto 179. Ce n’รจ per tutti i gusti: “Associazione Nazionale Partigiani Italiani”, “Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti”, “Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra”, “Associazione Nazionale Ex Deportati”, “Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti”. Tutte queste sigle appartengono alla galassia delle associazioni combattentistiche che godono di stanziamenti pubblici annuali predisposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai ministeri della Difesa, dellโInterno e dellโEconomia. Lo Stato le ha infatti inserite nella legge di stabilitร del 2014: โPer il sostegno delle attivitร di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle Associazioni combattentistiche – si legge nel testo – รจ autorizzata la spesa di euro 1.000.000 annui per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016โ. Al milione di euro stanziato dal ministero della Difesa se ne aggiungono poi altri due disposti dal Viminale di concerto con il ministero dellโEconomia.
Insomma, si riferiva a questo Emanuele Filiberto di Savoia, quando ha parlato di โpartigiani parassitiโ. Poi la poco credibile retromarcia e la colpa gettata su un fantomatico hacker. E a chi ha cominciato ad attaccarlo sul suo profilo, il rampollo non ha potuto fare a meno di ricordare le credenziali resistenziali della sua famiglia: โLeggo i vostri tweet… vorrei ricordarvi il ruolo di mia nonna durante la guerra accanto ai partigiani… Studiare non fa male!โ, ha scritto. Era molto meglio l’hacker.
Giorgio Nigra
6 comments
Hai ragione Nigra era meglio l’acher,E
manuele piu’ parla piu’ s’impasta
l ‘unica cosa che si dimentica di sua nonna (se parla della moglie di vittorio II ) รจ che fรน la prima ad indignarsi del fatto che arrestare un ospite non era stata cosa buona ,perchรฉ poteva essere arrestato ovunque ma non da ospite invitato per un colloquio ed uscito in arresti
Mi correggo Vittorio Emanuele III Re D’Italia e d’Albania Imperatore d’Etiopia , moglie Elena Principessa Petrovich Niegos De Montenegro Regina d Italia e d Albania, Imperatrice d’Etiopia
dal libro Chi รจ del 1940
La frase di Elena รจ citata a pag 593 del secondo volume di Trent’anni d’ Italia edizione 1967
La veritร che la famiglia Mussolini lesinรฒ la fame (Donna Rachele e figli ) mentre loro non hanno mai avuto bisogno di lavorare o faticare
I Savoia si comprarono con un trattato internazionale la Sardegna nel 1709 facendone il granaio del Piemonte …..la storia continua