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A caro disprezzo. La grande guerra (social) tra Gasparri e la Cina

by Alessandro Della Guglia
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Gasparri Cina, guerra

Roma, 11 ago – “Bene che nel medagliere delle Olimpiadi gli Usa superino la Cina che diffonde virus e inquina il pianeta. La Cina è la vergogna del mondo. Un dovere disprezzare la Cina”. Così Maurizio Gasparri su Twitter. Un cinguettio tutto tranne che sobrio e che ha mandato su tutte le furie l’ambasciata cinese.

La Cina si infuria con Gasparri: “Calunnie, meritano disprezzo”

Le calunnie contro la Cina del senatore Gasparri sono un’istigazione alla discriminazione e all’odio. Le condanniamo fermamente”, replica la rappresentanza diplomatica cinese a Roma sempre via Twitter. “Il rispetto per un altro Paese e il suo popolo è il minimo che ci si dovrebbe aspettare da un parlamentare. Purtroppo ha fallito miseramente”, tuona l’ambasciata di Pechino.

E ancora: “Questo atto ingiurioso merita solo disprezzo. Siamo invece fortemente convinti che i rapporti sino-italiani, l’amicizia e la #cooperazione tra i due popoli si svilupperanno costantemente, inalterati dal #virus dell’odio politico”, si legge sul profilo Twitter dell’Ambasciata della Repubblica Popolare cinese in Italia.

Ma Gasparri rincara la dose: “Non mi scuso, dite la verità sul cinavirus”

Insomma l’esponente di Forza Italia è riuscito a far scoppiare un piccolo caso diplomatico. Di solito, in questi casi, il tutto rientra con le due parti che finiscono per stringersi virtualmente la mano. Ma non è questo il caso, almeno finora. Perché il battibecco infuocato prosegue, con Gasparri che ha rilanciato il suo j’accuse attraverso un video pubblicato sempre sul suo profilo Twitter. Il senatore ha chiesto addirittura un incontro sul tema, parlando senza mezzi termini di “cinavirus” come Trump.  “I cinesi si sono offesi per qualche mia battuta sulla rete. Io ribadisco che la Cina nega ogni tipo di diritto: inquinano, reprimono con la violenza, fanno concorrenza sleale al resto del mondo, non dicono la verità sul cinavirus. Li sfido a un pubblico dibattito!”, ha dichiarato Gasparri.

“Non mi scuso”. E il senatore di Fi rilancia così

Poi, intervistato dal Corriere della Sera, il senatore di Fi rincara ulteriormente la dose. “Non ho niente di cui scusarmi! Ho visto che stanno montando una polemica utilizzando anche profili nati solo per questo, i miei collaboratori stanno verificando se ci sono toni passibili di denunce. Lo ribadisco: la Cina è una vergogna non per quello che dico io, che è trascurabile nel panorama mondiale, ma anche solo per quello che sostiene il presidente Biden”.

Gasparri prende di mira poi il modus operandi di Pechino. “Clonano prodotti e praticano contraffazione di marche e prodotti, anche italiani, venduti attraverso un colosso cinese del commercio elettronico. Sono un pericolo sotto il profilo cyber. Non hanno collaborato in modo esaustivo con organismi sanitari internazionali per verificare origine e diffusione del Covid. Che altro devono fare per meritare il biasimo?”.

Alessandro Della Guglia

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2 comments

fabio crociato 11 Agosto 2021 - 1:19

Gasparri ha lo spirito giusto ma nel materiale è come un elefante nella cristalleria. Cosa gli costava affermare che il maoismo, il post-maoismo sono la sciagura dei cinesi, i quali con il loro governo sono finiti direttamente nel capitalismo più deleterio possibile, perdendo anche le olimpiadi con una popolazione cinque volte superiore ai problematici Usa.

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luca 11 Agosto 2021 - 4:16

Bravo Gasparri, hai pienamente ragione

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